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“Ma sul serio?!”. Il suo nome è Pad Man Challenge: è la sfida del momento. In posa davanti all’obiettivo e poi subito sui social a pubblicare. Sembra un gesto decisamente assurdo, ma il motivo vi stupirà (da condividere)

 

Ecco scoppiata la nuova moda che finisce nell’immenso calderone dei ‘challenge’. Sì, le sfide che impazzano sul web e che delle volte possono essere molto pericolose. Ma altre volte si tratta di sfide a sfondo benefico o di sensibilizzazione. L’ultima in ordine di tempo che ha lasciato un po’ perplessi a primo impatto si ispira a un film. La pellicola si chiama “Pad Man” ed è arrivata nelle sale cinematografiche a inizio febbraio. Racconta la storia di Arunachalam Muruganantham, l’imprenditore indiano che ha sdoganato il ciclo mestruale in India, dando vita a delle macchine per creare degli assorbenti igienici a basso costo. Gli utenti del web hanno colto l’occasione per lanciare una sfida social molto particolare che si propone di mettere fine a ogni tipo di tabù sulle mestruazioni: “Sì, non c’è niente di vergognoso nell’avere un assorbente in mano, è naturale”. Tra le celeb che hanno (già) condiviso la sfida via social postando la foto di se stessi con un assorbente in mano ci sono l’attore indiano Akshay Kumar che in Pad Man veste i panni di Arunachalam Muruganantham, l’imprenditore indiano che ha dato vita a una macchina per creare assorbenti low-cost, sdoganando il ciclo mestruale in India, e la modella Natalia Vodianova che ha esortato a fare lo stesso le colleghe Emily Ratajkowski, Doutzen Kroes e Alexina Graham. (continua dopo la foto)

Il tabù delle mestruazioni purtroppo è duro a morire in tutto il mondo. In Cina e a Bali le donne mestruate non possono entrare nei templi e in India questo appuntamento mensile femminile sembra essere ancora un vero e proprio problema. L’attrice di Bollywood Jacqueline Fernandez ricorda in un post sul proprio profilo Instagram che «il 10% delle donne indiane pensa che il ciclo mestruale sia una malattia e che il 14% soffra di infezioni mestruali». Inoltre in questo Paese gli assorbenti sono considerati un prodotto di lusso: solo il 12% delle donne indiane può permetterseli. Per proteggersi il resto delle donne usa della terra o della carta come si legge sul sito di Les Observateurs. (continua dopo la foto)

Yes, that’s a Pad in my hand & there’s nothing to be ashamed about. It’s natural! Period. ❤ I nominate @emrata @doutzen @alexinagraham 💗👍🏻 big shoutout to @twinklerkhanna for this initiative ❤@Flotracker #LetsTalkAboutPeriods #UNFPA #PadManChallenge 🇷🇺 Да, вы не ошиблись, у меня в руке обычная гигиеническая прокладка. Месячные – это естественная часть жизни любой женщины, и мне бы хотелось чтобы тема женского здоровья могла свободно обсуждаться в любой стране мира. ❤ Давайте поговорим об этом @alexinagraham @emrata @doutzen 💗👍🏻@Flotracker #LetsTalkAboutPeriods #UNFPA #PadManChallenge

Un post condiviso da Natalia Vodianova (@natasupernova) in data:


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“Molte donne si vergognano del ciclo mestruale sin dalla prima volta che si presenta, delle volte a 8 anni. La vergogna e il disagio saranno poi rafforzati dalla società, che chiede loro di essere pulite e pure e se non ce n’è bisogna, di non parlarne a nessuno”, spiega al Daily Mail un portavoce di Thinx, il brand statunitense che produce slip “tecnici” da indossare durante il ciclo. Da un recente sondaggio commissionato da questa azienda, che ha analizzato le opinioni di 1.500 donne e 500 uomini sulle mestruazioni, infatti, è emerso che il 58% delle intervistate prova vergogna quando ha il ciclo, il 42% che in quei giorni ha ricevuto commenti sgradevoli da parti di amici, membri della famiglia o compagni di classe. Il 44% del campione maschile, infine, ha ammesso di fare battutine sul presunto cattivo umore della loro compagna/sorella/collega quando ha le mestruazioni.

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