Una carriera nel mondo del cinema che era iniziata sotto i miglio auspici. Aveva vinto l’Orso d’Argento per la sua interpretazione della pellicola ”Un episodio nella vita di un raccoglitore di ferro” del regista Danis Tanovic, incantando il pubblico per la sua straordinaria interpretazione. Nazif Mujic, il primo d’origine rom a vincere il premio come miglior attore al festival di Berlino nell’edizione 2013, è morto a 48 anni, nella notte tra sabato e domenica. A gennaio aveva acquistato un biglietto dell’autobus per Berlino e sognava di partecipare ancora una volta al Festival internazionale del cinema. Ma purtroppo non ce l’ha fatta a realizzare il suo ultimo sogno. Mujic è stato trovato senza vita nella sua casa di Svatovac, un villaggio nel nord della Bosnia. A rendere noto il decesleoneso dell’attore è stato il fratello, Suljo. La salute dell’attore, precaria da tempo a causa di una grave forma di diabete, nelle ultime settimane era andata peggiorando, tanto che si era recato in Germania per trovare una cura. L’attore faceva parte della comunità rom bosniaca che conta tra 50 e 75 mila persone, e di loro solo il 5 per cento ha una occupazione ufficiale. (continua dopo la foto)
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Dopo aver vinto il prezioso riconoscimento Mujic era stato accolto come un eroe nel suo villaggio. Ben presto, però, era tornato nell’anonimato e nella povertà più estrema. Una situazione difficilissima di indigenza che lo aveva fatto scivolare nel più tetro dimenticatoio. L’attore da tempo era malato di diabete ed era in gravi difficoltà economiche. I funerali si terranno mercoledì nel suo villaggio: “Siamo stati insieme ieri, stava bene, ma stamattina sono stato chiamato e mi hanno detto che era morto” ha spiegato domenica suo fratello Suljo Mujic all’agenzia AFP -. Era molto preoccupato per la sua situazione economica”. E proprio a causa delle sue gravi difficoltà economiche si era dovuto separare dal premio vinto a Berlino. (continua dopo le foto)
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L’anno scorso infatti per potersi curare e sfamare la famiglia Nazif aveva ceduto al proprietario di un bar del suo villaggio per 4mila euro l’Orso d’Argento. Questo fatto aveva creato un certo scalpore: “Prima ho venduto una vecchia macchina, poi alcuni oggetti personali, alla fine è stato il turno dell’Orso”, aveva commentato amaramente l’attore. La notizia della sua morte è arrivata anche al Festival di Berlino che si tiene proprio in questi giorni nella capitale tedesca. Gli organizzatori hanno rilasciato un breve comunicato in cui dichiarano di essere “molto rattristati dall’annuncio della sua scomparsa”.
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