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“Si è impiccato in un garage”. Terribile lutto nel mondo del cinema. Il noto attore è stato ritrovato così. Si è suicidato? Per il momento è l’ipotesi più accreditata anche per via delle voci che giravano nell’ultimo periodo. È stata la moglie a vederlo per prima

  • Cinema

Lutto nel mondo della televisione: l’attore, che ultimamente aveva passato un momento piuttosto duro a livello psicologico, è stato trovato morto nella sua città natale. L’uomo, che oltre a essere un noto attore nel suo paese, era anche un docente universitario di recitazione, di recente era stato accusato di molestie sessuali da varie donne. Stiamo parlando di Jo Min-KI, 52 anni, attore televisivo coreano famoso soprattutto per aver interpretato nel 2013 il film “The Attorney”. L’uomo è stato trovato impiccato in un parcheggio sotterraneo a Seoul. Sembra non esserci altra spiegazione oltre a quella del suicidio ma gli agenti stanno ancora indagando per accertare cosa sia realmente accaduto. È successo venerdì 9 marzo 2018, lo riporta la polizia. L’attore, originario della Corea del Sud, ultimamente era stato accusato di molestie sessuali da almeno 8 donne, tutte sue studentesse. Tutte lo hanno accusato di molestie durante le lezioni di arte drammatica all’università. Secondo quanto riporta Yonhap, l’attore sarebbe stato interrogato dalla polizia su questa vicenda il prossimo lunedì. Ma è morto prima. Non ha retto il peso di ciò che aveva fatto, forse non ha retto il peso delle bugie che stava raccontando. Continua a leggere dopo la foto


Quando la storia delle violenze sessuali, aveva iniziato a circolare, era stato costretto a lasciare la cattedra di recitazione e il posto in televisione. Non solo: ha anche perso il ruolo da attore nel film a cui stava lavorando ultimamente. Il corpo senza vita dell’attore è stato ritrovato dalla moglie il 9 marzo, in serata (c’è il fuso orario). La morte dell’uomo arriva proprio nel momento in cui, in tutto il mondo, si sta diffondendo l’hashtag #Metoo, movimento che invita tutte le donne vittime di violenza a raccontare la loro esperienza, un po’ per liberarsene, un po’ per fare forza alle altre e convincerle a denunciare. All’inizio il movimento non aveva preso piede in Corea del Sud. Continua a leggere dopo le foto

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Ha cominciato a prendere piede quando una nota avvocatessa coreana ha raccontato in tv la sua storia di violenza. La tragedia è avvenuta tre giorni prima della prevista convocazione da parte degli investigatori che avrebbero chiesto all’attore di chiarire le sua posizione dopo le accuse ricevute. Nel Paese orientale sono state denunciate anche altre figure di spicco, tra cui il governatore della provincia di Chungcheong, Ahn Hee-jung, accusato di aver molestato la sua segretaria, il regista Kim Ki-duk e l’attore Cho Jae-hyun. Tutti hanno negato le accuse mosse nei loro confronti.

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