Lutto nel mondo del cinema. Se ne è andato a soli 59 anni a Monserrato, in provincia di Cagliari dopo una malattia improvvisa e fulminante che ha colto tutti alla sprovvista. Salvatore Cantalupo è morto. L’attore napoletano, attivissimo in campo teatrale, era divenuto celebre soprattutto per avere recitato nel film “Gomorra” di Matteo Garrone tratto dal bestseller di Roberto Saviano. Nel film Cantalupo interpretava Pasquale, il sarto che lavora (in nero) nell’alta moda e che viene sfruttato dalla camorra. A dare il triste annuncio della sua scomparsa è il collega Gianfranco Gallo che ha condiviso una foto accompagnate da una dedica piena di affetto: “Salvatore Cantalupo non c’è più. Non eravamo amici nel vero senso della parola, ci eravamo sfiorati nel lavoro. Nel film ‘Fortapasc’ ci stimammo molto ed ogni volta che per caso ci incontravamo era un festa, ci raccontavamo l’uno all’altro. Salvatore era un attore di quelli che mi piacciono, sul set lavorava sui personaggi per sottrazione, nessun orpello, solo l’essenziale, quello a cui tendo anche io sempre”. Continua a leggere dopo la foto

E ancora: “La vita degli attori è anche la sua, fatta di cose belle ma anche di tante delusioni e di rara giustizia. Era un compagno in tutti i sensi, su FB diceva la sua con passione, si esponeva, non si sottraeva mai, lo stimavo anche per questo. Un amico comune, Ciro D’Errico mi ha raccontato che è successo in Sardegna mentre Salvatore teneva un laboratorio, a luglio si era ammalato. È entrato in coma il giorno in cui si doveva andare in scena, si è risvegliato e gli hanno detto di aver preso dieci minuti di applausi, ha risposto che poteva morire felice e se n’è andato, lontano da Napoli, in silenzio, senza fare ammuina…per sottrazione”. Continua a leggere dopo la foto

Un dolore atroce, quello di Gallo, per la perdita dell’amico e collega. Una morte improvvisa, di quelle che lasciano senza parole quelli che restano. Aveva esordito al cinema nel 1998 con “Teatro di guerra” di Mario Martone; ha lavorato con i più grandi, per esempio con Tony Servillo con cui, dal 2005, mette in scena molti spettacoli come “Le false confidenze”, di Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux, e “Il lavoro rende liberi”. Arriva al successo, anche internazionale, grazie al film record di incassi italiani “Gomorra” (2008) di Matteo Garrone. Continua a leggere dopo la foto





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Dello stesso anno, sono le sue partecipazioni a “Fortapàsc”, di Marco Risi, e “Lo spazio bianco”, di Francesca Comencini. Inoltre, recita nel primo film della regista Alice Rohrwacher, “Corpo celeste” (2011). Ma ora è tutto finito. Cantalupo se ne è andato ma resterà per sempre impresso nei cuori di coloro che lo hanno amato. “Il tuo talento e la tua gentilezza mi hanno sempre intimidita, ti saluto ma sopratutto ti ringrazio per ciò che hai dato al mondo del cinema e del teatro. Riposa in pace Salvatore”, ha scritto in rete una delle sue fan.
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