Ai Nastri d’argento di Taormina, il film ‘’Perfetti Sconosciuti’’ ha vinto di nuovo. La pellicola di Paolo Genovese, dopo aver fatto incetta di statuette ai David di Donatello, è stato premiato come miglior commedia. Per la gioia di Kasia Smutniak, una delle protagoniste. La bella attrice, che tutti ricorderanno per aver avuto una storia d’amore con Pietro Taricone, volata in Sicilia per il festival che ogni anno si svolge nella suggestiva cittadina, ne ha approfittato per trascorrere qualche giorno di relax insieme al marito Domenico Procacci e al figlio Leone.
La seconda maternità, dopo Sophie, 10 anni, nata dall’amore con l’ex concorrente del Grande Fratello, scomparso in un incidente nel 2010, l’ha resa più consapevole ed è stata proprio lei a raccontare in una recente intervista com’è cambiata la vita da quel momento.
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‘’Sono una mamma più matura, – aveva raccontato qualche tempo fa a Vanity Fair- Ma quel che è certo è che non si diventa madri in un giorno’’. E anche l’amore va costruito. Quello con Procacci, al suo fianco da 4 anni, va a gonfie vele.
Per la serata di gala, che l’ha vista trionfare insieme al resto del cast del film, Kasia Smutniak ha puntato su un look all’apparenza candido, con un lungo abito bianco Prada in crêpe cady. Eterea ed elegante, ma con un tocco di trasgressione. L’attrice ha infatti messo in mostra un vistoso tatuaggio che non era mai stato visto prima e che recita una scritta in italiano. Dalle foto pubblicate sulle riviste che hanno seguito l’evento si leggono solo le parole iniziali: “Se Dio mi regalasse…”.
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Era il 2010 quando Pietro Taricone perse la vita, ed oggi la sua compagna, Kasia, ha finalmente ritrovato la serenità grazie alla presenza del suo nuovo compagno, il produttore cinematografico Domenico Procacci, dal quale ha avuto il suo secondo figlio.
“Mi dispiace che si facciano delle semplificazioni, – aveva rivelato l’attrice qualche anno dopo la scomparsa di Taricone – che si tirino conclusioni, che si voglia vedere sempre e a tutti i costi l’happy end. Ci sono già passata. Di me, due mesi dopo la morte di Pietro, si diceva: ‘Adesso sta bene’, solo perché mi avevano fatto una foto in cui tiravo un sorriso. E poi la gente, che non ti conosce, giudica”.
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“È un lavoro quotidiano. – ammetteva la Smutniak – Tenere insieme il ricordo e l’amore di chi c’era con quello per chi c’è. Certi giorni viene meglio, certi giorni è più difficile. Rimane tutto del passato, ma la vita apre spiragli in cui le cose entrano e ti danno la forza di andare avanti. Non è un lavoro solo mio, ma anche di Domenico e di Sophie. È un grande sforzo che ha i suoi lati difficili e anche quelli belli, naturalmente. È un flusso, – concludeva l’attrice – non un lieto fine”. E chissà se quel tatuaggio è stato fatto per ricordare Pietro e quell’amore portato via troppo presto.
