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Libero De Rienzo, la notizia un anno e mezzo dopo la morte

  • Cinema
libero de rienzo

Libero De Rienzo, un anno e mezzo dopo la morte arriva la sentenza del tribunale. Libero De Rienzo, attore tra i migliori della sua generazione, era morto il 15 luglio 2021 a Roma, nella sua abitazione in zona Madonna del Riposo. La Procura di Roma aveva aperto un’inchiesta poco dopo il decesso dell’attore, per accertarne le cause. Libero De Rienzo era morto in seguito “ad un arresto cardiorespiratorio per intossicazione acuta da eroina”.


Dopo le indagini era finito a processo Mustafa Minte Lamin, il pusher gambiano di 33 anni, che cedette droga Libero De Rienzo. Il giudice monocratico di Roma ha assolto Minte Lamin dall’accusa di morte come conseguenza di altro reato, ma ha riconosciuto la detenzione e cessione di droga. La condanna è stata di 8 anni.

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Libero De Rienzo condannato pusher


Libero De Rienzo, condannato a 8 anni il pusher che gli diede la droga


La procura di Roma aveva chiesto 13 anni di carcere per l’imputato, contro cui le accuse erano di morte come conseguenza di altro reato e detenzione e cessione di sostanza stupefacente.De Rienzo nacque a Napoli, nel quartiere di Chiaia, figlio di Fiore De Rienzo, originario di Paternopoli (AV), e di Nunzia Rondinella, nata a Napoli da famiglia di antiche origini partenopee. In seguito alla scomparsa della madre, morta prematuramente quando Libero aveva soltanto due anni, si trasferì al seguito del padre a Roma, dove crebbe.

Libero De Rienzo condannato pusher


Appassionatosi alla recitazione seguendo il padre, attore e giornalista del programma tv Chi l’ha visto?, nonché aiuto regista di Citto Maselli, ha modo di debuttare nel mondo della recitazione nel 1996, frequentando il gruppo catalano La Fura dels Baus, per poi continuare l’esperienza teatrale collaborando con il gruppo romano Area Teatro.

Libero De Rienzo condannato pusher


Esordì sul grande schermo nel film del 1999 Asini, diretto da Antonello Grimaldi, dove affianca in un ruolo coprimario Claudio Bisio, Giovanna Mezzogiorno, Fabio De Luigi e Renato Carpentieri. Il successo arrivò poco più tardi con la partecipazione in due film di Marco Ponti: Santa Maradona che gli diede la celebrità.


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