Stando a quanto riportato dal The Hollywood Reporter, nel corso della discussione il regista ha collegato il preambolo alla fine del film Inception: “Nella parte finale del film, vediamo Cobb, il personaggio interpretato da Leonardo Di Caprio, riabbracciare i suoi figli. Questo, perlomeno, accade nella sua realtà soggettiva. Non gliene importa più di nulla, e questo ci fa capire una cosa: forse, tutti i livelli di realtà sono validi. La telecamera inquadra la trottola un attimo prima di vacillare, poi appare il nero”.
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Un ragionamento che ha lasciato spiazzato i ragazzi della platea, ma che Nolan ha poi rafforzato: “L’azione stessa di guardare, anche quello rappresenta una sorta di finzione, ci cala in una sorta di realtà virtuale. La domanda se queste azioni rappresentino la realtà dei sogni oppure quella oggettiva è quella che sento più spesso a proposito dei miei film. Le persone si interessano sempre a questo dilemma: cosa sia o non sia la realtà. E io vi dico: la realtà è l’unica cosa che conta“.
Non è arrivata, dunque, l’attesa parola fine sulla questione, anche se i giovani che hanno assistito all’incontro potranno comunque far tesoro della versione stimolante e provocatoria fornita dal regista.
”Una mamma per amica” e quel mistero mai svelato della battuta finale…