E’ morto a Roma Paolo Villaggio. L’attore aveva 84 anni. Ad annunciarlo la figlia Elisabetta su Facebook dove, su una foto del padre giovanissimo, scrive: “Ciao papà, ora sei di nuovo libero di volare”. Interprete televisivo e cinematografico di personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, è noto al grande pubblico per la creazione letteraria e la seguente trasposizione cinematografica (in dieci pellicole) del ragionier Ugo Fantozzi. All’attività comica fa eco quella di scrittore, cominciata proprio con un libro su Fantozzi, al quale seguiranno altri otto sul ragioniere, e altri libri di carattere satirico. Nato l’ultimo giorno del 1932 a Genova, dove visse anni scapigliati coincidendo per affinità elettiva con Fabrizio de Andrè, con cui fece l’entertainer nelle navi di crociera, colleghi di Berlusconi. Villaggio è poi sceso dalla nave passando al cabaret, il solido gruppo goliardico Baistrocchi, fino all’avviso di chiamata dello Stabile di Genova di Chiesa e Squarzina che nel ’66 lo vollero in alcune produzioni. (Continua dopo la foto)
Figlio di ingegnere siciliano e madre veneziana insegnante di tedesco, fratello gemello di un medico, Villaggio è stato il «disonore» della famiglia, prima assunto all’Italsider ma poi vendicativo osservatore di tempi cinici e bari, partendo dai microfoni radio del «Sabato del villaggio» fino all’exploit nel ‘68 con «Quelli della domenica». Una trasmissione, scrive il Corriere della Sera nel suo ritratto, miniera di nuovi talenti: Cochi, Renato, Boldi, Iannacci e Villaggio che spopola e si sdoppia in Franz, mago tedesco sadico già presentato in piazza Marsala a Genova e ora negli studi tv se la prende col pubblico milanese; e Giandomenico Fracchia, vigliacco, untuoso, ipocrita. (Continua dopo le foto)
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I Un impiegato che sembra uscito dai racconti di Gorkji, pronto a tutto per uno scatto di carriera, fino a diventare il popolare ragioniere. Negli ultimi mesi Paolo Villaggio era stato sotto i riflettori per delle dichiarazioni della figlia Elisabetta che aveva accusato il cinema italiano di averlo dimenticato: “Non starà al meglio, certo. Ma il cinema italiano lo ha abbandonato invece mio padre c’è”, aveva scritto sui social. Di sicuro, se una parte di quel mondo tanto amato aveva smesso di pensarlo, così non hanno fatto i fan che in queste ora stanno facendo arrivare messaggi di cordoglio da tutto il mondo.