Lutto nel mondo del cinema: se ne è andata a 75 anni Olivia Cole, l’attrice afroamericana nota al grande pubblico soprattutto per la sua interpretazione di Mathilda nella serie tv cult “Radici”. Il triste annuncio è arrivato dall’agente dell’artista, Susie Schwarz che ha fatto sapere che la Cole è venuta a mancare il 19 gennaio a San Miguel de Allende, in Messico. Secondo quanto riporta il New York Times, avrebbe avuto un attacco di cuore. “Era una donna molto eccentrica e meravigliosa”, ha aggiunto la Schwarz. Nata a Memphis, nel Tennessee, ha studiato alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra. Poi ha iniziato a recitare nel 1969 nella soap opera tra le più lunghe della storia, Sentieri. La ricordate? Ma Olivia Cole raggiunge il successo nel 1977, con “Radici”. Cos’è Radici? Il celeberrimo sceneggiato tratto dal romanzo omonimo di Alex Haley: una serie che racconta cent’anni di storia della schiavitù afroamericana attraverso le vicende di Kunta Kinte e dei suoi discendenti. Grazie alla meravigliosa interpretazione, la Cole, proprio con Radici, si è aggiudicata un Emmy come migliore attrice. Continua a leggere dopo le foto
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Non solo: nel 1979, per “Backstairs at the White House” riceva una nomination per lo stesso premio. La sua carriera è stata lunga e fortunata e si è snocciolata soprattutto in televisione. Circa 30 i film che l’hanno vista nel cast. Tra questi, “Brewster Place” (insieme a Oprah Winfrey), “Avvocati a Los Angeles” e “La signora in giallo”. Al cinema l’abbiamo vista meno, giusto un piccolo ruolo in un film con Jane Fonda dal titolo “Tornando a casa”. Una delle sue ultime interpretazioni risale al 2008: fa parte del cast della commedia con Ice Tube “First Sunday – Non c’è più religione”. Oltre a tv e cinema, Olivia Cole ha lavorato molto anche a teatro, soprattutto a Broadway. Due esempi: “Il mercante di Venezia” e “The National Health”. Continua a leggere dopo le foto
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La serie Radici racconta la storia della famiglia africana dei Kinte, il cui ultimo rampollo – Kunta – viene catturato a 17 anni dagli schiavisti inglesi nel Gambia del 1767 e condotto nella colonia britannica del Maryland, e di qui in Georgia. La prima puntata della serie comincia con la nascita in Gambia, nel villaggio mandinka di Juffure, di Kunta Kinte. Kunta, giunto all’età di quindici anni, viene portato con altri coetanei in un luogo per l’iniziazione e la circoncisione, secondo i precetti dell’Islam. È stata trasmessa per la prima volta in Italia da Rai 2 in otto puntate, ogni Venerdì alle 20:40 a partire dall’8 settembre 1978.