Attore di grande versatilità e membro del consiglio di amministrazione del Nuovo Imaie per il settore audiovisivo, si è spento all’età di 70 anni. La notizia è stata condivisa dal Nuovo Imaie sui social con un messaggio affettuoso. “È stato un attore di grande carisma”, si legge nel tributo, che sottolinea la professionalità con cui Sartor ha attraversato il teatro, il cinema e la televisione, partecipando anche a prestigiose produzioni internazionali.
Ricordato come un collega prezioso e un uomo profondamente legato alle sue radici venete, “sei stato un marito e un padre meraviglioso”, si legge ancora nel saluto. Nato a Castelfranco Veneto il 12 ottobre 1954, ha iniziato la sua carriera teatrale collaborando con alcuni dei più grandi registi italiani ed europei, affermandosi come un interprete di spessore. Ha recitato in opere dirette da maestri come Giorgio Strehler, per cui ha interpretato Le baruffe chiozzotte, Peter Stein con Der Park, e Luca Ronconi, che lo ha diretto in La commedia della seduzione.
Cinema in lutto, morto a 70 anni l’attore Fabio Sartor
Al cinema, Fabio Sartor ha lavorato in pellicole firmate da registi italiani e internazionali, dimostrando una versatilità unica. Tra i suoi ruoli più noti, si ricordano le collaborazioni con Piero Schivazappa in La signora della notte.
Gabriele Salvatores per Nirvana, Mel Gibson in La passione di Cristo, Peter Greenaway per Il ventre dell’architetto, Giuseppe Piccioni in Fuori dal mondo, Pappi Corsicato con Chimera e Florestano Vancini in E ridendo l’uccise. Sartor ha inoltre collaborato con artisti come Wim Wenders, la coreografa Pina Bausch e il fotografo Franco Fontana.
La carriera di Fabio Sartor è stata segnata da una continua ricerca artistica e una passione che lo hanno reso un protagonista indimenticabile della scena culturale. La sua perdita rappresenta un vuoto significativo nel panorama teatrale e cinematografico italiano e internazionale.