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Cinema italiano in lutto: addio a una vera leggenda

Lutto nel mondo del cinema e teatro italiano: si è spento nella giornata dio giovedì 1 novembre 2018 il noto attore Carlo Giuffrè. L’uomo avrebbe compiuto 90 anni tra un mese. L’attore era nato a Napoli il 3 dicembre 1928 ed è noto al grande pubblico anche per il suo sodalizio artistico con il fratello Aldo, scomparso nel 2010.  L’ultima sua apparizione sul palco è del 2015, con l’adattamento teatrale del film di Steven Spielberg “Schindler’s List”. Sui social il cordoglio di colleghi, amici e fan. “Addio a Carlo Giuffrè. Con lui e Luigi cala definitivamente il sipario sul teatro napoletano di tradizione” scrive Nello Mascia, regista e attore. “Quaranta anni di vita teatrale passata insieme – ricorda Lucio Mirra del teatro Diana – Che dispiacere, Ciao Carlo”.

Diplomatosi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, Carlo Giuffrè iniziò a lavorare con il fratello in teatro nel 1947. Due anni dopo la coppia debuttò con Eduardo De Filippo, interpretando la maggior parte delle commedie napoletane dell’autore. Nella sua lunga carriera, anche tanta televisione con le fiction e l’esperienza come presentatore al Festival di Sanremo nel 1971. (Continua a leggere dopo la foto)



Carlo Giuffrè, nel 1963, entra nella Compagnia dei giovani: Giorgio De Lullo, Rossella Falk, Romolo Valli ed Elsa Albani. Resterà con loro per otto anni. Tra i testi rappresentati, “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, “Tre sorelle” di Cechov, “Egmont” di Goethe. In una fase più matura della sua carriera, insieme al fratello Aldo, Carlo Giuffrè si avvicina di nuovo al repertorio di Eduardo mettendo in scena, anche come regista, “Le voci di dentro”, “Napoli milionaria!”, “Non ti pago” e “Natale in casa Cupiello”. (Continua a leggere dopo la foto)


Tantissime le interpretazioni cinematografiche: da “La ragazza con la pistola” di Mario Monicelli (1968) al “Pinocchio” di Roberto Benigni (2002), in cui interpreta il ruolo di Geppetto. Negli anni ’70, inoltre, Carlo Giuffrè diventa celebre per la sua partecipazione alle così dette commedie sexy: tra queste, “La signora è stata violentata!” del 1973 e “La signora gioca bene a scopa?” del 1974. Attivo anche in televisione, partecipa agli sceneggiati “Tom Jones” (1960) e “I Giacobini” (1962). Nel 1971, come già detto, presenta il Festival di Sanremo. (Continua a leggere dopo la foto)


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Nel 2007, in occasione della consegna del tributo alla carriera assegnatogli dal “Premio Eti – Gli olimpici del teatro”, Carlo Giuffrè viene insignito del titolo di Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica: quell’anno porta in scena un altro classico di Eduardo, “Il sindaco del rione Sanità”.

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