“Era un’anima intelligente, umile, divertente, empatica”, dice lei. “Cercava di vivere all’insegna dell’integrità e della verità. Mi ispirava (e mi ispira ancora) ad essere la migliore persona possibile, perché lui cercava sempre di vivere allo stesso modo”, con queste parole Malissa Longo ha annunciato la morte di Aron Eisenberg.
Nell’agosto del 2015 ad Eisenberg era stata diagnosticata un’insufficienza renale e si era sottoposto pochi mesi dopo con successo a un trapianto di rene; il pagamento dell’intervento era avvenuto grazie ad una raccolta fondi tra gli amici dell’attore. Il primo trapianto lo aveva subito all’età di 17 anni. Californiano di nascita, Aron Eisenberg, classe 1969, esordì sullo schermo nel 1988, nella serie TV canadese Straight Up. Nel 1991 fece un’apparizione in Tales from the Crypt, e due anni dopo ottenne la parte per cui è maggiormente noto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Aron Eisenberg aveva interpretato Nog il Ferengi (nipote dell’infido Quark), migliore amico di Jake Sisko e comprimario ricorrente in Star Trek – Deep Space Nine, con 47 presenze attraverso le sette stagioni dello show, fino all’ultimo episodio, più un’ospitata “fuori categoria” nella puntata Far Beyond the Stars, in cui il Capitano Sisko sogna un universo parallelo simile al nostro e tutti gli attori appaiono senza trucco, interpretando personaggi umani. (Continua a leggere dopo la foto)
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Aron Eisenberg ha preso parte ad oltre 30 tra lungometraggi e serie tv, diventando un’icona dello spettacolo a stelle e strisce. È stato guest star in “Motherly Love”, un episodio della serie “Una famiglia a tutto gas”. Eisenberg ha fatto poi diverse apparizioni nella serie degli anni ’90 “Il mondo segreto di Alex Mack”, nelle quali interpretava il personaggio Jerry. È apparso anche in diversi film, fra cui “Nel nome dell’amicizia”, “Puppet Master III: Giochi infernali”, “Streets”, “La banda dei rollerboys” e “La casa 7”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Era anche solito esibirsi con alcuni colleghi, in occasione di varie convention, in uno sketch comico sulla vita di famiglia dei Ferengi, razza nota per la sua avidità e la scarsa considerazione per ogni legame affettivo. Oltre alla recitazione, Eisenberg si dava occasionalmente alla regia teatrale, ed era attivo come fotografo professionista, avendo anche una propria galleria.
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