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“Amava torturare le attrici, era sessualmente represso. Raccontava storie erotiche di cattivo gusto sul set e le tormentava in ogni modo”. Siamo cresciuti tutti con i suoi film. Ora, però, i retroscena choc sul famosissimo regista

  • Cinema

 

Il re del brivido, il maestro del cinema amato da generazioni di appassionati in tutto il mondo. Eppure, dietro l’aspetto apparentemente bonario di Alfred Hitchcock si nasconderebbe, in realtà, un uomo grasso che odiava il proprio corpo e un sociopatico. Da piccolo non usciva dalla stanza, faceva viaggi immaginari e, quando dovette davvero prendere il treno, si impaurì di tutto. “Ero terrorizzato dalla polizia – avrebbe detto dopo i primi successi – dai padri Gesuiti, dalle punizioni fisiche, da tutto.

Questa paura è alla base dei miei lavori e mi sono vendicato terrorizzando gli altri”.

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A raccontarlo, sulle pagine del Daily Mail, è il critico Peter Ackroyd nella biografia “Alfred Hitchcock”, che sarà pubblicata ad ottobre. “Sessualmente represso, divenne ossessionato dalle sue attrici protagoniste Grace Kelly, Vera Miles, Kim Novak, Janet Leigh e Tippi Hedren. Cercò di controllarle in ogni modo, sul set e nella vita privata”.

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“Si divertiva a torturarle – si legge ancora – a raccontare loro storie oscene. Hitch fece voto di castità dopo aver fatto sesso con la moglie Alma Reville. Lei rimase incinta e questo mise fine ai loro rapporti intimi. Fu un lungo matrimonio senza sesso. L’educazione cattolica gli infuse un profondo senso di colpa per qualsiasi funzione corporea. Se andava in bagno, puliva bene così sembrava che non ci fosse stato nessuno”.

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“Nei suoi film – conclude Ackroyd – ci sono ricorrenti elementi omosessuali e bisessuali. Pare che il regista una volta si vestì da drag per un cameo nel film North By Northwest. Le ossessioni da bambino lo perseguitarono fino alla fine. Era nevrotico, controllava gli altri per rendersi invulnerabile”.

Era sparita nel nulla dagli anni ’50. Ora la donna del mistero di Hitchcock ricompare ma…


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