Il Jobs Act prevede la riforma per gli ammortizzatori sociali 2015, tra cui quella del sussidio universale destinato ai lavoratori in disoccupazione involontaria che non hanno i requisiti per accedere all’Aspi e alla mini ASpI. Si chiama NASpI 2015 e si rivolge a circa 1 milione e 300mila precari. Dal 1° maggio 2015 sostituirà l’assegno unico di disoccupazione introdotto dalla riforma Fornero. Chiunque perderà il lavoro avrà diritto a un assegno di disoccupazione se avrà lavorato e versato contributi per almeno 3 mesi. La NASpI verrà gestita dalla nuova Agenzia unica del lavoro attraverso i centri d’impiego a cui il lavoratore licenziato dovrà rivolgersi per sottoscrivere la DID, dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e attivare così le procedure di politica attiva del lavoro, e dall’INPS che avrà il compito di recepire, lavorare le domande telematiche di disoccupazione ed erogare l’indennità spettante.
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L’erogazione della NASpI secondo quanto previsto dal Jobs Act dura la metà dei mesi lavorati negli ultimi 4 anni per un massimo di 2 anni, per i lavoratori precari invece la durata massima per l’erogazione dell’assegno di disoccupazione è per 6 mesi. Il nuovo assegno universale di disoccupazione si attesterà per tutti intorno ai 1.100-1.200 euro per i primi mesi per poi scendere fino a un massimo di 700 euro. Nel caso poi, di disoccupazione prolungata ovvero dell’impossibilità di trovare una nuova occupazione dopo i 2 anni e cioè una volta esaurita l’indennità NASpI, il Governo sta pensando di prevedere l’estensione del nuovo sussidio per i lavoratori a basso reddito calcolato secondo le nuove modalità dell’ISEE 2015 precompilato. L’assegno di disoccupazione Asdi 2015 è un’indennità che entrerà in vigore dal 1° maggio 2015 in via sperimentale come sostegno a coloro che dopo aver esaurito la NASpI continueranno a conservare lo stato di disoccupazione e in gravi difficoltà economiche, per cui reddito ISEE entro determinate soglie.
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