Sono finite le speranze di trovare in vita Stefano Bianchelli, di 56 anni, e Mario Perniciano, di 60, i due sub dispersi al largo di Villasimius domenica durante un’immersione per piazzare delle boe vicino al relitto della nave, il piroscafo San Marco, affondata il primo giugno del 1941. Vane le ricerche su tutta la costa e attorno all’Isola dei Cavoli e all’Isola di Serpentara. I gommoni hanno battuto per ore e ore tutta la zona.
Stefano Bianchelli e Mario Perniciano, professionisti, esperti, prudenti, conoscevano benissimo tutte le insidie del mare. Po che ore fa la notizia che nessuno avrebbe mai voluto dare. I loro corpi sono stati avvistati a circa 110 metri di profondità e non troppo distanti dal relitto. Ad avvistarli i robot della Marina Militare. Sconvolto il sindaco Luca Dessì: “Tutti speravano nel miracolo che invece non c’è stato”.
Sardegna, trovati morti i due sub scomparsi
“Conoscevo soprattutto Bianchelli, sardo d’adozione arrivato a fine anni Novanta da Todi. Era un maestro: il mare, la sua vita. Il mio pensiero corre alle famiglie dei due sfortunatissimi sub. Non riesco ad aggiungere altro. Abbiamo perso due persone che volevano bene al mare a a Villasimius”. Enorme l’emozione sollevata.
“Siamo tristi. Il mare a volte riserva anche queste storie terribili. Eppure Stefano e Mario erano grandissimi amici del mare, delle nostre acque”, raccontano alcuni residenti all’Unione Sarda. Non è ancora chiaro il motivo delle morte. Del caso di sta occupando la pm Rita Cariello della procura di Cagliari. Per ora non c’è ancora una versione ufficiale. Mentre Marina, vigili del fuoco e capitaneria di porto lavorano al recupero dei corpi.
Le ipotesi sono quelle di un malore che potrebbe aver colpito uno dei sub con il secondo che potrebbe aver cercato di soccorrerlo perdendo a sua volta la vita. Sarà l’autopsia a chiarire tutto nei particolari. Per ora resta il lutto e il dolore.