Il dolore per la morte di Roberto Cavalli, poco dopo quella di un suo caro amico e ora il racconto di un incidente: Alba Parietti è tra le donne di spettacolo più attive su Instagram e insieme a scatti di lavoro e quindi in tv, condivide con il suo pubblico anche i momenti difficili. E questi ultimi giorni sono stati purtroppo segnati da brutte notizie e disavventure. Come detto, la conduttrice televisiva, opinionista e attrice ha da poco detto addio allo stilista fiorentino e Fabio Trentin, deceduto a 65 anni.
Amico di lunga data di Alba Parietti era noto per essere stato un giocatore di rugby, con 5 presenze anche nella nazionale italiana, e un grande architetto. E lei lo ha ricordato con un toccante post pubblicato sul suo profilo. L’ultima foto postata invece vede protagonista il suo cagnolino con due gambe infortunate: “Il mio Venghi ed io abbiamo avuto una giornata difficile. Un incidente. Adesso avrà bisogno di tante cure, di essere operato”.
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Alba Parietti: “Abbiamo avuto un incidente”
Non rivela troppi dettagli sull’incidente in cui è rimasta vittima insieme al suo amico a quattro zampe, che i suoi fan conoscono bene, che ora dovrà essere operato. “Per alcuni sono solo cani. Per me è un bambino, un figlio che ho accolto in casa quasi 15 anni fa. Stasera lui è ricoverato, in attesa di essere operato. Ha diverse fratture e io sono tremendamente triste, perché vorrei solo averlo a casa con me”, ha continuato nel post.
“Venghi è un mito, è un cane simpaticissimo, è il mio compagno di vita da 15 anni , subito dopo la morte di mia mamma, ha riempito la voragine di malinconia con la sua dolcezza e presenza. Non so se si prega per i cani, ma per favore dedicategli un pensiero positivo”, scrive ancora Alba Parietti, addolorata alla vista del suo cagnolino così.
Per Alba Parietti Venghi “è un pezzo del mio cuore e della mia vita e pensarlo sofferente mi distrugge. Torna presto a casa, senza di te è vuota” ha aggiunto prima di ringraziare il figlio Francesco Oppini e la fidanzata Francesca che sono subito intervenuti per soccorrerli: “Un particolare grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato, a chi nonostante tutto si è dispiaciuto, perché nessun animale è cattivo anche se aggredisce, o per natura o per paura. E a Francesco e Francesca che ci hanno soccorso e curati entrambi”, la conclusione.