Con la nuova irpef le pensioni di aprile saranno più pesanti. I pagamenti arriveranno da martedì 2 aprile. Dallo scorso mese l’INPS ha iniziato ad erogare gli aumenti previsti dalla nuova riforma dell’Irpef, che ha visto l’eliminazione dell’aliquota al 25% e l’estensione della platea dello scaglione al 23% per i redditi fino a 28.000 euro annui. Di seguito le simulazioni. Redditi di 16.000 euro annui: l’IRPEF sarà di 3.680 euro anziché 3.700 euro, con un risparmio di circa 1,67 euro al mese. Redditi di 18.000 euro annui: l’IRPEF sarà di 4.140 euro anziché 4.200 euro, con un risparmio di circa 5 euro al mese.
Redditi di 20.000 euro annui: l’IRPEF sarà di 4.600 euro anziché 4.700 euro, con un risparmio di circa 8,35 euro al mese. Redditi di 23.000 euro annui: l’IRPEF sarà di 5.290 euro anziché 5.450 euro, con un risparmio di circa 13,33 euro al mese. Redditi di 25.000 euro annui: l’IRPEF sarà di 5.750 euro anziché 5.950 euro, con un risparmio di circa 16,66 euro al mese.
Nuova Irpef, pensioni di aprile più ricche con aumenti e arretrati
Redditi di 28.000 euro annui: l’IRPEF sarà di 6.440 euro anziché 6.700 euro, con un risparmio di circa 21,66 euro al mese. Di seguito gli importi degli arretrati mensili in base al reddito annuo: redditi di 16.000 euro annui: 5 euro di arretrati al mese. Redditi di 18.000 euro annui: 15 euro di arretrati al mese. Redditi di 20.000 euro annui: 25 euro di arretrati al mese. Redditi di 23.000 euro annui: 40 euro di arretrati al mese.
Redditi di 25.000 euro annui: 50 euro di arretrati al mese.Redditi di 28.000 euro annui: 65 euro di arretrati al mese. Nel cedolino di aprile, saranno ancora presenti i conguagli Irpef per coloro che non hanno estinto il debito fiscale del 2023 e anche le addizionali comunali. L’Inps proseguirà con le trattenute anche sui ratei mensili successivi fino all’estinzione del debito.
C’è un’eccezione: le prestazioni non assoggettate alla tassazione (invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni) non subiscono trattenute fiscal. Tra i Comuni che hanno deciso di aumentare l’aliquota nel 2024 ci sono, ad esempio, Palermo, dove è passata dallo 0,095% allo 0,1%, e Napoli, che ha registrato un passaggio dallo 0,9% all’1%.