Crollato dopo appena una settimana dall’inaugurazione. E – si viene a sapere ora grazie alle inchieste della serie “Reportime” sul Corriere della Sera – soprattutto aperto senza essere stato mai collaudato. Parliamo del viadotto sulla statale Agrigento-Palermo, inaugurato in pompa magna il 23 dicembre da Pietro Ciucci, presidente e amministratore delegato di Anas, e chiuso una settimana dopo. Perché? Metà della carreggiata di accesso è letteralmente sprofondata. La notizia del crollo trapela il 3 gennaio, quattro giorni dopo Ciucci si reca sul posto per dire che “si tratta di cedimento anomalo della rampa d’accesso ” , e il ripristino toccherà al consorzio della Bolognetta a cui Anas ha appaltato i lavori nel 2008, cioè la Cmc di Ravenna, la bolognese Ccc, e la catanese Tecnis, entrata nel 2011. L’errore, secondo l’ad Ciucci, starebbe nella progettazione o nell’esecuzione dei lavori.
Peccato che nessuno abbia mai controllato che la progettazione e l’esecuzione fossero state fatte a dovere. Il collaudo, obbligatorio per legge, non è mai stato fatto. La Commissione, incaricata nel 2013, composta dall’ingegner Michele Minenna (ex dirigente Anas), Fausto De Santis, capo della segreteria tecnica di Ciucci, ed Eugenio Gebbia, capo compartimento della Campania, non ha neanche fatto i sopralluoghi. Minenna (incaricato del collaudo statico) non è mai andato in Sicilia perché “i sopralluoghi – dice – si fanno quando c’è qualcosa da vedere, vale a dire almeno il 15-20% del lavoro, a fine ottobre erano circa al 7%. Quando il direttore lavori mi ha detto che intendevano chiudere quel cantiere entro Natale, e non a Marzo come previsto, ho dato dimissioni”. Questo avveniva l’11 novembre. Tempo due giorni e si dimette anche De Santis: “A me spettava il collaudo tecnico amministrativo, ma mi sono reso conto che era un incarico non alla mia portata”, racconta. Da regolamento De Santis non avrebbe nemmeno dovuto essere nominato non essendo in possesso di laurea. Comunque, Anas incarica due nuovi sostituti: Bruno Brunelletti e Eleonora Cesolini. Ma nemmeno loro effettuano il collaudo.
“Voglio il responsabile di quello che è successo al viadotto di Palermo” aveva dichiarato il presidente del Consiglio una settimana fa. Ci penserà la procura di Termini Imerese a fare luce. Intanto, rivela sempre il Corriere della sera, si è dimessa Maria Cannata, rappresentante del ministero dell’Economia nel consiglio di amministrazione di Anas. E siccome i componenti sono tre, potrebbe decadere l’intero cda. Sembra stia per dare le dimissioni anche Alessandra Del Verme del collegio sindacale, sempre in quota ministero dell’Economia. Segnali chiari che qualcosa sta cambiando: forse il ministro sta decidendo di non lasciare più in mano Anas a chi non avrebbe rispettato le regole.
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