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“Quando è morto è stata una liberazione”. Verissimo, la confessione choc di Patrizia Pellegrino

”È morto: una liberazione”. La confessione di Patrizia Pellegrino

”È morto ed è stata una liberazione”. La confessione choc di Patrizia Pellegrino a Verissimo da Silvia Toffanin. La famosa attrice ha raccontato tutta la sua vita: le cose belle e le cose meno belle. Si è parlato della terza figlia Arianna ad esempio, ma la donna ha voluto anche raccontare a Silvia delle numerose morti che hanno contraddistinto la sua esistenza. Una in particolare ha voluto fare menzione a Verissimo: quella di suo fratello.

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Patrizia Pellegrino ha poi parlato di Riccardo, il primo figlio morto a soli 6 giorni di vita. La donna però si è soffermata molto sulla vicenda del fratello e ha detto una serie di cose molto forti che hanno generato dei commenti acidi sui social. Ha detto che il fratello era un dj: “Era conosciuto moltissimo a Napoli, poi è entrato a far parte di un giro molto pericoloso, ha iniziato a drogarsi, con siringhe e droghe molto pesanti”.

”È morto: una liberazione”. La confessione di Patrizia Pellegrino


”È morto: una liberazione”. La confessione di Patrizia Pellegrino

E ancora: “Se ne è andato qualche anno dopo, lo abbiamo portato in tantissime cliniche, ma lui usciva e dopo poco ricominciava. Sono stati anni difficili che ci hanno tolto la vita. Solo chi ha avuto una situazione simile sa di cosa parlo e sa cosa vuol dire quando dico che il giorno in cui mio fratello è morto, è stata una benedizione per me e i miei genitori. Dopo la sua morte, abbiamo ricominciato a vivere”.

”È morto: una liberazione”. La confessione di Patrizia Pellegrino

Poi la donna ha iniziato a parlare del figlio morto a soli 6 giorni, Riccardo. Ha raccontato a Silvia Toffanin: “Quando Riccardo è nato, una mia amica mi ha regalato un bonsai senza fiori in ospedale. Ero al settimo cielo, in quel momento avevo dimenticato tutto. Dopo sei giorni, mi dicono che mio figlio Riccardo non c’è più, che è morto. Mi sono sentita morire anche io, non riuscivo più a respirare”.

E ancora Patrizia: “In quel momento il mio sguardo si è posato su quel bonsai che non aveva nessun fiore. Quelle piante ci impiegano anni prima di riuscire a fiorire. Eppure quel fiorellino era lì, grande come una margherita. Era un segno divino, Dio mi stava dicendo che sarebbe arrivato il mio momento”. Sul tumore ha poi detto: “Mi sono operata a Bologna e adesso va tutto bene, sto molto meglio”.

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