Dopo aver commesso l’omicidio di Giulia Cecchettin, l’ex fidanzato Filippo Turetta si è trovato di fronte a qualcosa di molto forte, infatti è stato sottoposto nella giornata del primo dicembre ad un lunghissimo interrogatorio in carcere a Verona, durato ben 9 ore. A porgli domande è stato il pubblico ministero e, rispetto a quanto fatto alcuni giorni fa col gip, ha deciso di rispondere. Ma si sono verificati dei comportamenti e delle reazioni abbastanza particolari.
Innanzitutto, parlando dell’omicidio di Giulia, Filippo Turetta nell’interrogatorio si è soffermato su quanto fatto, ma ha avuto atteggiamenti discordanti. A volte avrebbe sussurrato delle parole, poi in diverse occasioni si sarebbe zittito con delle pause continue. Non sono mancate nemmeno le lacrime, infatti ha pianto davanti al pm Andrea Petroni, mentre si trovava in compagnia anche degli avvocati Caruso e Cornaviera.
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Omicidio Giulia, Filippo Turetta sottoposto ad interrogatorio per 9 ore
Ovviamente gli sono state fatte domande sull’omicidio della studentessa Giulia, sua ex partner, e Filippo Turetta sarebbe parso in difficoltà nel corso dell’interrogatorio fiume. Avrebbe avuto difficoltà a ricordare molti dettagli, anche se è possibile che non abbia voluto farlo per non entrare troppo nei ricordi. Non a caso, ha più volte affermato: “Non ricordo“, ha richiesto al pm di fermarsi e di recuperare le proprie energie prima di continuare a parlare.
Stando alla ricostruzione dell’assassinio della 22enne di Vigonovo (Venezia), Filippo Turetta non avrebbe accettato l’ultimo no della ragazza e l’avrebbe colpita con un coltello. Nonostante la sua strenua difesa, lui le avrebbe chiuso la bocca utilizzando del nastro adesivo, per impedire che potesse urlare. Poi a Fossò si sarebbe consumata l’aggressione mortale, quando avrebbe sferrato circa 25 coltellate che l’hanno centrata al volto e in testa.
Filippo sarebbe apparso anche con lo sguardo spento e avrebbe inoltre detto: “Mi è scattato qualcosa in testa. Sono affranto e dispiaciuto per la tragedia. Affronterò le responsabilità”. Quindi, ha indubbiamente spiegato qualcosa in più, ma senza rivelare ogni particolare della brutalità.