In molti sapranno che venerdì 17 è considerato un giorno che porta sfortuna, ma da dove nasce questa credenza popolare che tanto fa preoccupare chi è molto scaramantico? C’è una motivazione ben specifica e tra l’altro questa paura ha un nome particolare, si chiama infatti eptacaidecafobia. E bisogna andare molto indietro nel tempo per capire l’origine di questi timori. Ma non tutti ovviamente la pensano allo stesso modo.
Bisogna subito precisare che venerdì 17 è un giorno che porta sfortuna per nazioni come l’Italia e altri stati latini. Ma non è così dappertutto, dato che per esempio gli anglosassoni ritengono che a provocare sfiga sia invece venerdì 13. In questo caso si chiama triscaidecafobia e addirittura molte strutture alberghiere hanno preferito non avere questo piano e anche alcune compagnie aeree hanno optato per l’eliminazione della fila numero 13.
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Venerdì 17, perché questo giorno si ritiene che porta sfortuna
Innanzitutto venerdì 17 è risalente a moltissimo tempo fa. Per molti è un giorno che porta sfortuna e la pensavano così anche i discepoli di Pitagora in Grecia ben 2.400 anni fa. Il sito Leggo ha inoltre fatto sapere che questo numero era ritenuto non favorevole anche negli esegeti dell’antico testamento. A proposito di quest’ultimo, il giorno 17 è indicato come quello del diluvio universale. Mentre per coloro che seguivano Pitagora, non era buono perché incastonato tra il 16 e il 18, numeri idonei per i quadrilateri 4×4 e 3×6.
Ritenuta una vera disgrazia per quanto concerne ad esempio la smorfia napoletana. Il numero 17 è mal visto e c’è anche un’altra motivazione alla base di questa superstizione. Anche lo stesso Napoleone pare che non volle fare il colpo di stato in quella data, ma organizzarlo il 18 brumaio dell’anno VIII. Passando invece agli islamici, c’è una situazione completamente differente dato che questo numero è positivo. 17 parole fanno riferimento alla preghiera e ai gesti liturgici e 17 sono i consigli per i re che devono salire al trono.
Il sito Leggo ha anche riferito alcune dichiarazioni del segretario nazionale Polidoro del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze: “Quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano”. Ma non ci sarebbero quindi basi solide per considerare il 17 un numero veramente sfortunato.