Donna partorisce il figlio del fratello: “Sono pronta a rifarlo”. Questa è l’incredibile vicenda di una sorella speciale che ha voluto fare il regalo più grande al fratello. “Lo vedo come il mio ‘nipote extra speciale’ e mi definisco la sua ‘zia preferita’: credo di essermi guadagnata questo diritto. Sono orgogliosa di quello che sono riuscita a fare per mio fratello e il compagno e ho detto loro che sarei felice di farlo di nuovo”.
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Sabreena, questo il nome della donna, e le sue quattro sorelle hanno detto di essere diventate delle probabili madre surrogate per Shane quando lui si è dichiarato gay a 16 anni. Quando Shane e suo marito hanno poi deciso di diventare genitori nel 2020, Sabreena era la migliore candidata per la maternità surrogata ed è stata felice di aiutare. Tra il novembre 2020 e il dicembre 2021 ci sono stati cinque tentativi di inseminazione falliti e un aborto spontaneo, prima di rimanere nuovamente incinta nel gennaio 2022.
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Donna partorisce il figlio del fratello: “Sono pronta a rifarlo”
La dona ha raccontato: “Quando abbiamo scoperto che avevo abortito ci è stato spezzato il cuore”. Il 28 settembre 2022 la donna ha dato alla luce il piccolo Tristan, per la gioia di Shane, Paul e di tutta la famiglia. Il mese scorso hanno festeggiato il primo compleanno del piccolo e Sabreena ha detto che suo nipote è “molto felice” e “molto amato”. Shane e Paul sono ottimi padri: parlano sempre di lui e chiamano Tristan la loro piccola ‘scimmia’”.
“Con Tristan ho un legame speciale perché ho contribuito a crearlo: non ci sono parole per descriverlo, ma è un amore intenso. “Molte persone cercano di dirmi che siccome è stato usato il mio ovulo, lui è mio figlio e quindi dovrei essere la sua mamma, ma Tristan è il loro bambino. Non è mai stato mio. Ognuno ha una storia che lo vede nascere, ma lui è davvero speciale”. Per lei essere la madre surrogata di Shane e Paul è stata un’esperienza così appagante che si è offerta di farlo di nuovo.
Ha detto: “Molte persone dicono di non essere in grado di gestire la maternità surrogata dal punto di vista emotivo, ma fortunatamente per me non è mai stato così. Posso incanalare tutto l’amore che ho nell’essere una buona zia e sono orgogliosa di me stessa per averne fatto parte. Mi fa sentire raggiante. Abbiamo sicuramente parlato di un altro bambino e loro ne vogliono un altro. Quando saranno pronti, sarò felice di farlo di nuovo”.
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