Baba Vanga, previsioni catastrofiche per il 2024. Secondo gli interpreti delle parole della veggente bulgara scomparsa nel 1996, e ribattezzata la Nostradamus dei Balcani, c’è poco da stare sereni. Chiacchiere? Ce lo auguriamo tutti visti gli scenari prospettati anche se secondo i suoi seguaci schivare la pallottola potrebbe non essere così semplice visto che, a quanto dicono, Baba Vanga abbia azzeccato circa l’85% delle sue previsioni, se non una sentenza poco ci manca.
Di esempi, sempre a quanto riportano i non scettici, che ne sarebbero diversi. Fonti come la Guida pratica Wiesler sul paranormale sostengono che lei predisse la disgregazione dell’Unione Sovietica, il disastro di Černobyl’, la data della morte di Stalin, l’affondamento del sottomarino russo Kursk, gli attacchi dell’11 settembre, il Terremoto e maremoto dell’Oceano Indiano del 2004 e la vittoria dello scacchista bulgaro Topalov al torneo mondiale di scacchi.
Baba Vanga, le profezie poco rassicuranti per il 2024
Tuttavia, le persone che le erano vicine dissero che non aveva mai profetizzato sul Kursk o su altre profezie circolanti su internet e che molti dei miti su Vanga sono semplicemente falsi, danneggiando così un’analisi sul suo effettivo lavoro. Molte delle profezie a lei attribuite sono nate su internet e si sono poi diffuse per il loro carattere sensazionalistico.
E speriamo che quelle per il 2024 appartengano a quest’ultimo campo. Nel 2024, secondo Vanga, andranno in scena una guerra biologica e un devastante attacco terroristico che colpirà l’Europa da parte dell’Islam. Si parla poi di una crisi economica destinata che ribalterà gli assetti mondiali provocando uno spostamento del potere economico da Ovest a Est. E ancora eventi meteo estremi e la ben nota “insolita alterazione dell’orbita terrestre”.
Nel 2024 poi ci sarà una vittima illustre: Vladimir Putin che dovrebbe cadere sotto i colpi di un attentato interno, un connazionale dovrebbe colpirlo a morte con un colpo di pistola nei prossimi mesi. Come nella leggenda del vaso di Pandora c’è spazio anche per la speranza, terribilmente ultima dopo i milioni di mali del mondo. Chi sopravviverà, però, potrebbe godere di nuove cure per l’Alzheimer e il cancro.