Trovato senza vita il vigile del fuoco travolto dalla piena del canale. Sono terminate nel peggiore dei modi a Puos D’Alpago, in provincia di Belluno, le ricerche di Walter Locatello, il 42enne disperso dalla sera di giovedì 2 novembre. Erano circa le 18 quando Walter è stato trascinato dal torrente Riù ingrossato dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi.
Le ricerche sono andate avanti per giorni, al lavoro 40 vigili del fuoco tra sommozzatori, soccorritori fluviali e acquatici, elicotteristi, droni e topografi. Ma tutto questo sforzo è servito solo a recupare il corpo senza vita di Walter Locatello. Impegnati anche un elicottero del reparto volo Venezia e due imbarcazioni, tra cui una proveniente da Roma dotata di sonar Didson ad alta definizione. Il cadavere dell’uomo si trovava nel lago di Santa Croce.
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Il terribile racconto dei testimoni e le urla di Walter
È terribile il racconto fatto dai testimoni che giovedì sera hanno assistito al momento in cui Walter Locatello è stato travolto dalla furia del torrente. Le grida del vigile del fuoco, hanno riportato i vicini di casa, hanno risuonato per centinaia di metri lungo il corso d’acqua. I presenti hanno tentato di tutto per salvarlo, ma non c’è stato niente da fare.
Chi è arrivato per primo ha cercato di aiutare il padre, Giacinto, a tirar fuori Walter dal canale. Sul posto sono giunti un uomo e la moglie, vicini di casa. Sono stati loro a tentare di salvare il vigile del fuoco che ha lottato con tutte le sue forze per non essere trascinato via dalla forza delle acque: “Walter si stava disperatamente tenendo alla parete in cemento” ha raccontato la vicina di casa.
Il papà Giacinto e il vicino di casa hanno lanciato una corda a Walter che era anche riuscito a prenderla: “Ma la corrente è stata più forte – prosegue la donna – tanto che persino mio marito ha rischiato di finirci centro, salvandosi solo dopo essersi aggrappato ai rami di un cespuglio. Nel frattempo Walter è scivolato via, continuando a gridare aiuto. Hanno provato a rincorrerlo, ma non c’è stato nulla da fare. L’acqua correva a cento chilometri l’ora”.
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