Terribile lutto nel mondo della musica, il chitarrista si è spento nelle ore scorse. A dare notizia la band grazie al quale è diventato un’icona mondiale. “Siamo devastati. Quanto siamo stati fortunati a condividere una vita così insieme. Un talento così brillante ed eccentrico. È impossibile quantificare il tuo contributo. Riposa in pace, ci mancherai da morire“. La notizia è rimbalzata sui media di tutto il mondo. Solo a luglio aveva raccontato la sua lotta contro il tumore che combatteva da tempo.
Con la solita dissacrante ironia aveva scritto su Facebook che le visite di controllo non erano andate bene: “Per la seconda volta mi hanno detto ‘Buona fortuna’ dallo specialista dell’ospedale per un cancro ai polmoni, quindi penso di essere fottuto! Ho avuto una vita fantastica, ho visto il mondo tante volte, incontrato tante persone meravigliose, ma la porta si chiude, penso che scriverò un libro”.
Massive Attack, morto il chitarrista Angelo Bruschini
A scriver un libro Angelo Bruschini non ha fatto in tempo, ma il suo ricordo resterà per sempre. Nato a Bristol, ha suonato nei The Numbers, Rimshots e The Blue Aeroplanes e ha prodotto l’album omonimo del gruppo rock alternativo Strangelove nel 1997 oltre ad aver suonato la chitarra per il brano di Jane Taylor Blowing “This Candle Out”, pubblicato nel 2005.
Con i Massive Attack aveva cominciato a collaborare in studio nel 1997 per il loro album commercialmente più di successo. Considerati all’unanimità gli inventori del genere trip hop, i Massive Attack riprendono i ritmi dall’hip hop, fanno spesso uso di campionamenti e uniscono influenze che spaziano fra il dub, il soul e il breakbeat.
AllMusic li considera un gruppo alternative dance, club/dance, electronica e pop rock alternativo. La formazione ha gettato le basi del trip hop con Blue Lines (1991) che si ispira ai Soul II Soul, ai Pop Group, da cui riprende l’attitudine rock.