“Era possibile intervenire”, era possibile salvare Pino Daniele. Ad affermarlo è il medico legale Luisa Regimenti che ora dice la sua. La donna, presidentessa dei medici legali italiani e consulente di parte della seconda moglie del cantate, ha sempre cercato di schivare telecamere e giornalisti in cerca di notizie. Ora ha deciso di rispondere ad alcune domande e dalle poche parole concesse alle fonti giornalistiche sembra che per lei parlare di una “insufficienza cardiaca” sia riduttivo. Secondo la dottoressa si sarebbe potuto intervenire per salvare la vita del cantautore napoletano. Come è noto, il cantautore napoletano soffriva da anni di una patologia al cuore.
La dottoressa Regimenti sottolinea: “Se questo è l’esito dell’autopsia su un uomo, significa che non è morto per colpa di un infarto fulminante massivo. Sono termini che per noi medici, e che per eventuali ricadute giuridiche, significa qualcosa. Ecco”. E ancora: “A noi sembra che in casi generali di quella sofferenza e, ripeto non di attacchi fulminanti che prendono tutto il cuore, si può e si deve intervenire. E da medico, come chiunque medico, so che nelle primissime ore ci sono possibilità di salvezza”.