Sono passate quasi quarantotto ore dalla tragedia di Mestre, a Repubblica parla uno dei sopravvissuti: un ragazzo di 38 anni che nello schianto del bus precipitato da un cavalcavia ha perso il padre. Descrive una scena agghiacciante mentre, ancora, si cerca di far luce sulle cause del sinistro costato la vita a 21 persone. Ieri, per tutto il giorno, le autorità competenti sono state al lavoro sul luogo del disastro. L’assessore alla Mobilità del Comune di Venezia Renato Boraso, interpellato dall’Adnkronos, torna a difendersi da chi punta il dito sulle barriere di protezione che corrono lungo la rampa.
“Si tratta di un progetto nato così, la città di Venezia ha ereditato il cavalcavia dalla Stato, qualcuno potrebbe andare al ministero a chiedere come mai questo progetto è fatto così. Abbiamo sempre cambiato i pezzi ammalorati lungo il guardrail. Mi chiedo anche se sia pensabile che sia la città a dover riparare i piloni fatti dallo Stato settanta anni fa”.
Incidente Mestre, il racconto di un sopravvissuto che ha perso il padre
Alexander Lomakyn, ucraino di 38 anni attualmente ricoverato nel reparto di chirurgia toracica dell’ospedale all’Angelo di Mestre, si chiede di chi sia la responsabilità della morte del padre. Racconta: “Ero andato a Venezia con il mio papà. Dopo il boato l’ho perso di vista. Speravo che anche lui riuscisse a salvarsi. Chi è responsabile per la sua morte?”. Di quei momenti ha un ricordo lucido: “Ho sentito un boato, come un terremoto”.
E ancora: “Mi sono ritrovato in mezzo a corpi senza vita, sangue, persone ferite. Non capisco come possa essere successo. Ho provato a difendermi stringendo la testa tra le mani, l’urto è stato fortissimo. Dopo l’incidente avevo perso di vista mio papà, sapevo che eravamo rimasti coinvolti in una tragedia, ma speravo che riuscisse a salvarsi”.
Alexander e Vasil Lomakyn avevano scelto di farsi la vacanza in Veneto dopo aver trascorso un periodo molto difficile: “Adesso voglio solo capire cosa è successo, voglio sapere di chi è la responsabilità. Ho perso mio padre e tante altre persone hanno perso i loro cari. Penso sia giusto fare chiarezza”. La sua testimonianza sarà importante per far luce sulla vicenda.