È arrivata la risposta dell’autopsia sul corpo del piccolo Bilal Kuerti, il bimbo di 18 mesi morto a Portogruaro per un violento trauma cranico. Secondo il racconto dei parenti e dello zio si sarebbe trattato di un terribile incidente. “Mia figlia di 13 anni – raccontava subito dopo la tragedia uno zio– ha messo Bilal sul cofano della macchina e lui probabilmente è scivolato con la schiena in giù e ha sbattuto la testa contro l’asfalto”. Una botta così forte che aveva fatto perdere la vita al piccolo.
Rendendo invano sia la corsa in ospedale dei nonni, sia i vari tentativi di rianimazione fatti dai medici per cercare di salvarlo. Una versione che non aveva convinto la procura di Pordenone che aveva deciso di vederci chiaro. Il magistrato di turno aveva infatti disposto l’autopsia sembra ribaltare la versione della famiglia. Autopsia alla quale hanno partecipato anche il legale dei genitori e un consulente, che sono stati indicati dalla coppia in quanto parte offesa.
Portogruaro, l’autopsia rivela le cause della morte del piccolo Bilal
Dall’esame autoptico è emerso come Bilal sarebbe stato schiacciato dallo pneumatico dell’auto lo scorso lunedì. Forse proprio di quella Fiat Punto grigia posta sotto sequestro appartenente alla sua famiglia. Da quanto si apprende, l’autopsia avrebbe messo nero su bianco che il piccolo su quel cofano non c’è mai stato e soprattutto non è caduto da lì.
Scrive Fanpage come: “Una delle ricostruzioni dei magistrati è che sulla Punto sia salito un ragazzino, sempre un parente che però non vive lì e forse era in visita. Sarebbe stato lui, facendo retromarcia, a colpire il piccolo, prima che le urla dei bambini e di chi era in cortile lo fermassero. Poi la chiamata al 118 e la corsa disperata in ospedale”.
Un quadro che rende ancora più drammatico quanto accaduto. Per capire cosa è successo davvero bisognerà aspettare i prossimi giorni. È molto probabile che sia i genitori sia i familiari del piccolo presenti nell’abitazione di Mazzolada di Portogruaro, saranno risentiti dagli inquirenti in questi giorni.