“Se n’è andato papà, non Wolinski”. Commovente l’omaggio della figlia del disegnatore satirico di Charlie Hebdo ucciso, Wolinski. Su Instagram, la ragazza ha pubblicato una foto della scrivania del padre vuota. Georges Wolinski, il disegnatore più noto di Charlie Hebdo, è stato ucciso nell’attentato di ieri insieme con il direttore del periodico, Charb, e altri dieci colleghi.
Wolinski, nato a Tunisi nel 1934, ha iniziato a disegnare vignette nel 1960, dopo aver lasciato la facoltà di architettura, per il giornale satirico Hara-Kiri che nel 1970 cambierà nome per diventare Charlie Hebdo. Su Hara-Kiri si trovavano le firme più caustiche e all’avanguardia del fumetto francese tra cui Reiser, Moebius e Roland Topor. Molti di loro venivano pubblicati con successo in Italia nelle riviste Linus e Alter Linus.
Con Wolinski se ne va una voce caustica e davvero unica del fumetto, non solo francese. Il suo stile, agli antipodi del politicamente corretto, ha influenzato anche molta satira italiana: da “Il Male” a “Cuore”, Wolinski ha lasciato la sua firma graffiante anche sulla cultura italiana.
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