Testamento di Silvio Berlusconi, le parole dell’ex moglie Veronica Lario. C’è una polemica che riguarda l’ex coniuge del Cavaliere scoppiata subito dopo che è stato rivelato il contenuto delle ultime volontà del politico e imprenditore. Come ormai tutti sanno Marina e Pier Silvio, che detenevano già il 7,65% delle quote, hanno raggiunto con quote paritarie il 53% della Holding che custodisce le società quotate (Mfe 50%, Mondadori 53%, Mediolanum 30%) e quelle sotto le quali si trovano le ville e le proprietà immobiliari.
Gli altri dettagli potete trovarli nell’articolo qui sotto, ma c’è una curiosità. Silvio Berlusconi ha ritoccato diverse volte il testamento. Sarebbero ben tre le versioni del testamento ritoccate dal fondatore di Forza Italia. Una di queste risale al 2006 ed è proprio quella sulla quale è scoppiato un caso che vede coinvolta l’ex moglie e madre dei suoi primi due figli Veronica Lario. In un articolo di oggi, venerdì 7 luglio, di Repubblica si ipotizza una relazione tra questo testamento e la lettera con cui Veronica prese le distanze dall’allora marito nel 2009.
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Veronica Lario mette i puntini sulle i e smentisce tutto
Con una nota Veronica Lario ha voluto chiarire che la ricostruzione circolata in queste ore non è veritiera: “Smentisco categoricamente quanto affermato da Repubblica di oggi che ipotizza una correlazione fra la volontà testamentaria di Silvio Berlusconi dell’ottobre 2006 e la lettera con la quale nel maggio del 2009 presi le distanze dai comportamenti del mio ex marito. Non ero assolutamente a conoscenza allora del testamento olografo registrato dal notaio Arrigo Roveda nell’ottobre 2006, cosi come non ne ero a conoscenza fino a due giorni fa”.
Poi l’ex moglie di Silvio Berlusconi aggiunge: “Le ragioni del divorzio non sono mai state legate a presunte volontà testamentarie di cui ribadisco sono venuta a conoscenza in queste ore attraverso la lettura dei giornali”. Il fatto è che in quel testamento del 2006 Veronica Lario non compare, ma non sarebbe un fatto poi così strano. A quel tempo infatti i due erano ancora sposati e la linea ereditaria della moglie è definita per legge.
Nella famosa lettera in cui Veronica Lario criticò duramente il marito Silvio Berlusconi si legge tra l’altro: “Ora scrivo per esprimere la mia reazione alle affermazioni svolte da mio marito nel corso della cena di gala che ha seguito la consegna dei Telegatti, dove, rivolgendosi ad alcune delle signore presenti, si è lasciato andare a considerazioni per me inaccettabili: ” … se non fossi già sposato la sposerei subito”, “con te andrei ovunque”.
“Sono affermazioni – scrisse Veronica Lario – che interpreto come lesive della mia dignità, affermazioni che per l´età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni. A mio marito ed all´uomo pubblico chiedo quindi pubbliche scuse, non avendone ricevute privatamente, e con l’occasione chiedo anche se, come il personaggio di Catherine Dunne, debba considerarmi “La metà di niente””.