L’omicidio di Michelle Causo a Primavalle (Roma)ha sconvolto il Paese; una brutalità estrema resa ancora peggiore dal fatto che il presunto omicida sia un coetaneo della 17enne. Nelle ore scorsa ha parlato anche la mamma della ragazza mentre è stato fissato per lunedì l’interrogatorio del ragazzo che, notizia di stamani, non era il fidanzato della vittima. Dopo l’omicidio anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha voluto ricordare la ragazza, affidando un messaggio ai social.
“Sono profondamente sconvolto per il brutale omicidio di Michelle Maria Causo. Una violenza inaudita che lascia sgomenti, l’ennesimo inaccettabile femminicidio. Michelle, come raccontano amici e conoscenti, era una ragazza allegra che amava la vita e lo studio, conosciuta da tutti nel quartiere. Non è giusto che le sia stata brutalmente strappata la vita. In questo momento di dolore, voglio esprimere il mio profondo cordoglio ai familiari, agli amici e a tutte le persone che le volevano bene”.
Omicidio Michelle Causo, la rabbia e il dolore della mamma
“Tutta la nostra città è solidale e si stringe alla comunità di Primavalle davanti a questa tremenda e ingiusta morte che ha privato una giovane donna del suo futuro. Condanniamo fermamente la violenza di genere in tutte le sue forme. Dobbiamo tutti rafforzare l’impegno per contrastarla, prevenirla e per sostenere le donne che la subiscono”. Come detto ha parlato anche la madre, Daniela.
A riportare le sue parole è il Messaggero, che scrive: “Me l’hanno ammazzata di botte. L’hanno ammazzata di botte e poi l’hanno finita a coltellate, tutte coltellate. Lei era una ragazza forte. Non si sarebbe mai fatta sottomettere. Si menava pure coi maschi”. Poi è intervenuto anche il padre: “Questo era troppo piccolo per ammazzarla da solo e poi metterla in un carrello. Sono sicuro che ci doveva essere pure qualcun altro”.
“Loro – afferma il padre riferendosi agli inquirenti e riporta il Messaggero – sono convinti che sia stato da solo. Ma io non ci credo. È stato aiutato da qualcuno. Stava sotto farmaci”. “E, la madre, farmaci pesanti, sostanze stupefacenti. Io ci ho parlato due o tre volte, gli chiesi se studiava. Sono le basi per la frequentazione. Lui mi disse che non studiava, che aveva lasciato perché non era portato per lo studio”.