Terremoto Rai, le ultime notizie fanno il giro del web. Mancano pochi giorni alla data che ufficializzerà definitivamente i nuovi palinsesti televisivi della Rai, dopo il clamoroso addio di Fabio Fazio e molti altri. Ma la corsa al cambiamento dei volti che popolano la rete non si ferma e infatti nelle ultime ore circola la notizia di un altro ‘addio’ sfiorato. Ma fortuna ha voluto che venisse ‘salvato’ sul più bello. Ecco di chi stiamo parlando e cosa è successo veramente.
Marco Damilano, l’annuncio in diretta tv. A un passo dall’addio? L’ex direttore dell’Espresso si ‘salva’ in calcio d’angolo. Infatti sembra che i numeri parlino chiaro e che sarà pronto a tornare a settembre sempre in access prime time. “Fare informazione con un punto di vista limpido, onesto, indipendente. È quello che ho provato a fare in questa prima stagione. Il ringraziamento va soprattutto al pubblico, che ci ha seguito ogni sera con pazienza e con fiducia, va a voi. A voi che siete l’unico editore del servizio pubblico”, ha affermato.
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Marco Damilano, l’annuncio in diretta tv fa ‘tremare’: accade dopo il terremoto in Rai
Insomma, dunque Il Cavallo e la torre non potrà che tornare in onda sempre su Rai3 ma solo dopo l’estate. La conferma è arrivata a fine puntata dal diretto interessato: “A voi va il mio appuntamento. Ci rivediamo dopo l’estate. Come dice Mariangela Gualtieri, cominciamo e ricominciamo da qui“. Una notizia che stupisce ma fino a un certo punto visto che lo stesso Damilano, nello studio televisivo di Fabio Fazio, aveva affermato qualcosa in più.
“I nuovi dirigenti sono stati appena nominati, aspetto di incontrarli e penso che una cosa che si è dimenticata completamente in queste settimane di telemercato è il pubblico che paga il canone e avrebbe diritto a vedere delle figure di riferimento. Altra cosa di cui ci si dimentica completamente sono le persone di cui parliamo nelle nostre trasmissioni, articoli, sui nostri giornali”, ha detto il giornalista riferendosi al pubblico.
“La differenza tra Italia e Turchia, ad esempio, è che in Italia il potere del governo pro tempore, che sia del Pd, 5 stelle o centrodestra, quando è in carica non vuole far vedere delle cose che sono i giornalisti a far vedere. In questo il servizio pubblico ha un dovere in più e non in meno: far vedere le cose”, ha chiosato davanti alle telecamere di Che Tempo che Fa.