Agli automobilisti italiani il 2015 non porta doni, ma togli soldi, con una raffica rincari. Si parte dai pedaggi autostradali, che dal primo gennaio sono aumentati in media dell’1,32%, con Autostrade per l’Italia che ha ottenuto un adeguamento dell’1,46% e molte altre tratte dove il rincaro è salito al tetto massimo dell’1,5%, come la Tangenziale di Napoli, la Milano Serravalle-Milano Tangenziali o la Strada dei Parchi. Il ministero dei Trasporti parla comunque di una “calmierizzazione degli adeguamenti tariffari” in funzione della crisi economica. Sarà pure una stangatina, il problema è che non è l’unica (continua dopo la foto)
Come segnala il Codacons, dal 10 gennaio entreranno in vigore anche gli aumenti delle multe per violazione del Codice della strada, che costringeranno i meno disciplinati a pagare 0,8% in pù rispetto a ora. Grazie alla nuova legge di Stabilità è inoltre tornato il bollo per le auto e moto storiche che hanno tra i 20 e i 29 anni. Gli automobilisti, sottolinea l’associazine dei consumatori, sono la categoria più tartassata d’Italia, “basti pensare – spiega il Presidente Carlo Rienzi – che nel 2014 i costi per il mantenimento di una automobile hanno raggiunto i 4500 euro annui ad autovettura tra pedaggi, carburante, manutenzione, assicurazione, tasse, ecc. Costi che raggiungono complessivamente il 25% del reddito di una famiglia media”.