Un malore improvviso ha spento la vita di Fabrizio Sebastiani, 54 anni, molto conosciuto a Ascoli (dove viveva e si è consumata la tragedia), è stato trovato privo di sensi a terra. A quanto si apprende a trovarlo sarebbe stato un gruppo di ragazzi: a pochi passi da piazza Arringo. I soccorsi sono stati immediati, ma Sebastiani era già morto. L’uomo, sembra, fosse reduce da una festa insieme ad un gruppo di amici. Scrive il Resto del Carlino come profondissima sia stata l’ondata emotiva suscitata dalla sua scomparsa.
“Grande simpatia, grande voglia di vivere e di divertirsi, Fabrizio era amato da tutti e in poche ore il suo profilo Facebook è stato invaso di messaggi di cordoglio e di incredulità”. Fabrizio molto conosciuto ad Ascoli per essere stato titolare insieme al fratello della storica Farmacia Sebastiani di piazza Roma. Da qualche anno, dopo aver venduto l’attività, si dilettava come chef.
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Ascoli, malore improvviso: morto il 54enne Fabrizio Sebastiani
E sfilava anche come Nobile nel corteo della Quintana, la rievocazione storica di origine medievale che si tiene nella cittadina marchigiana. Non è ancora chiaro quando si svolgeranno i funerali, Fabrizio: lascia una moglie e tre figlie. Spiega il Resto del Carlino come, ad ogni, modo l’autorità giudiziaria abbia disposto l’autopsia sul corpo di Sebastiani per fare chiarezza sull’accaduto.
Tra le ipotesi non viene trascurata quella dell’infarto. Nella stragrande maggioranza dei casi la morte improvvisa per un attacco cardiaco prima dei 35 anni è dovuta a una cardiopatia congenita, che può essere difficile da riscontrare nelle visite di controllo. I casi dei calciatori morti in questo modo sono esemplari, anche perché è difficile immaginare che ci sia qualcuno più controllato di un calciatore professionista, eppure succede e neanche così raramente.
Dopo i 35 anni, invece, è molto più probabile che la morte improvvisa sia dovuta a una cardiopatia ischemica ossia alla chiusura improvvisa di una coronaria. L’attacco cardiaco comunque non è sempre mortale, ma per salvarsi occorre avere un aiuto immediato, che ci sia qualcuno pronto a chiamare i soccorsi e che questi arrivino in tempo: fondamentale è il defibrillatore.