Una storia di degrado che arriva da Giugliano, in provincia di Napoli, è a per protagonista una bimba di due anni finita in ospedale dopo aver ingerito droga. A dare l’allarme su quanto successo è stato il padre, denunciato per lesioni personali colpose e segnalato alla prefettura come assuntore. A quanto si apprende tutto è successo in pochi minuti. Dopo l’ingestione della droga la piccola ha iniziato a mostrare segni preoccupanti.
Secondo alcune testimonianze sarebbe stata colpita da sonnolenza profonda al punto che il padre ha deciso di portarla in ospedale dove è scattato il ricovero. Dopo le prime visite l’uomo ha spiegato di avere il sospetto che la figlia avesse ingerito una piccola quantità di un derivato della cannabis (con molta probabilità hashish).La confessione del padre ha fatto scattare immediatamente i controlli da parte dei carabinieri della stazione di Giugliano che, all’alba, sono arrivati a casa dell’uomo.
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Giugliano, bimba di 2 anni in ospedale dopo aver ingerito droga
Dalla perquisizione sono stati trovati e sequestrati 2,3 grammi di hashish. La vicenda verrà segnalata anche ai servizi sociali competenti per territorio. La bambina fortunatamente sta bene, per lei una diagnosi di 2 giorni. Solo nei giorni scorsi era stata diffusa un’altra notizia legata ad un bimbo, stavolta purtroppo finita in maniera tragica.
Il caso è quello del neonato di appena 3 giorni morto soffocato tra le braccia della mamma che si era addormentata mentre lo allattava. Sul fatto accaduto tra il 7 e l’8 gennaio scorsi all’ospedale romano Sandro Pertini, come riporta oggi l’edizione romana del ‘Corriere della Sera’, la Procura di Roma aveva aperto un’inchiesta.
“Incredibile come il momento più felice del mondo per ogni donna possa trasformarsi in dramma. Mi stringo nel dolore a questa mamma che ha perso il suo piccolo e – afferma Giovanni Iacoi, candidato di Forza Italia alla Regione Lazio – non posso non rilevare, ancora una volta, come la situazione dei nostri ospedali, in sofferenza per il poco personale, sia da non sottovalutare”.