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Matteo Messina Denaro, scoperta ‘maschile’ nel covo: cosa hanno trovato i carabinieri

  • Italia
Matteo Messina Denaro arresto

Matteo Messina Denaro viveva nel covo di Campobello di Mazara da circa sei mesi, lo spiegano gli inquirenti mentre il boss dalla serata di ieri è rinchiuso nel carcere de L’Aquila. Sull’arreso dell’ex primula rossa mafiosa ha parlato nelle ore scorse anche il Ministro delle Giustizia Carlo Nordio: “Possiamo garantire che coniugheremo il diritto alla salute con l’assoluta sicurezza” nell’espiazione della pena “di un ex latitante pericoloso che è stato catturato con molta fatica dopo molti anni”. 


“Un minimo senso di umanità, di senso cristiano oltre a ciò che insegna la Costituzione, impone di curare le persone ammalate anche se si tratta dei peggiori incriminati e condannati per reati infami – ha sottolineato Nordio – Noi siamo assolutamente in grado di garantire l’assoluta sicurezza nell’espiazione della pena e la salute, che è un bene indisponibile che va tutelato anche nei confronti dei peggiori criminali”.

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Matteo Messina Denaro arresto


Matteo Messina Denaro, nel covo anche profilattici e pillole


“Luoghi dove esistono strutture sanitarie compatibili con la massima sicurezza esistono – ha assicurato – non sono molti, ma sarà una decisione delle autorità competenti non solo del ministero”, ha spiegato il ministro rispetto al luogo in cui Messina Denaro viene detenuto. Intanto emergono nuovi particolari del materiale che il boss portava con sé e ritrovato nel covo.

Matteo Messina Denaro scoperta


Al momento dell’arresto Messina Denaro aveva due telefoni cellulari, uno l’aveva addosso e l’altro nell’auto. Inoltre, gli era stata trovata anche una piccola agenda di carta, che teneva in tasca.All’interno dell’appartamento non sono state trovate armi, come apprende l’Adnkronos, mentre i carabinieri hanno trovato molti abiti di lusso, firmati, diversi profumi, anche questi di lusso, e un arredamento definito “ricercato”.

Matteo Messina Denaro covo


Il boss avrebbe avuto, durante la sua latitanza, anche dei rapporti sessuali. È quanto si evince dai profilattici trovati nell’appartamento, insieme con delle pillole che aiutano le prestazioni sessuali. Trovate anche diverse ricevute di ristoranti. Intanto le operazioni vanno avanti. “Stiamo cercando eventuali nascondigli o intercapedini nel covo del latitante, alla ricerca di eventuali documenti”, spiega il Comandante provinciale dei Carabinieri di Trapani, colonnello Fabio Bottino, che sta seguendo le perquisizioni nel covo.


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