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Allarme nei cieli italiani, scatta il protocollo: decollo immediato per due jet dell’Aeronautica

  • Italia
Aereo perde contatti, in volo due Eurofighter dell'Aeronautica

Paura nel cielo italiano, quando due caccia intercettori Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in servizio di allarme, sono dovuti decollare dalla base aerea di Istrana, sede del 51° Stormo, per raggiungere e identificare un velivolo civile che durante la rotta aveva perso i contatti radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile. È accaduto nel tardo pomeriggio di lunedì 2 gennaio.

Si trattava di un Cessna 525 decollato da Palma di Mallorca e diretto a Vienna. L’ordine di decollo immediato, chiamato “scramble”, è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.

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Aereo perde contatti, in volo due Eurofighter dell'Aeronautica


Aereo perde contatti, in volo due Eurofighter dell’Aeronautica

Come scrive l’Adnkronos, l’intercettazione e la “visual identification” (VID), avvenuta nei cieli di Parma, è stata resa possibile grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale “guida caccia” da terra. Dopo aver raggiunto il velivolo edaverlo scortato per un breve tratto, l’equipaggio del velivolo civile ha ristabilito i contatti radio con gli enti del controllo del traffico aereo preposti.

Aereo perde contatti, in volo due Eurofighter dell'Aeronautica

La coppia di Eurofighter dell’Aeronautica Militare italiana ha fatto così rientro sullo scalo militare di Istrana per riprendere il turno di prontezza di allarme per il servizio di sorveglianza dello spazio nazionale. L’Aeronautica Militare assicura 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale, mediante un complesso sistema di difesa aerea integrato sin dal tempo di pace con quello degli altri paesi NATO.

Nel 2022 sono stati 25 i decolli immediati, chiamati scramble, da parte dei caccia dell’Aeronautica Militare italiana. I mezzi sono dovuti intervenire per andare a verificare e identificare velivoli sprovvisti delle autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo italiano o che avevano perso il contatto radio con gli enti nazionali del controllo del traffico. Proprio come è accaduto lunedì 2 gennaio 2023 con il Cessna.


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