La data del 25 dicembre, in un contesto cristiano, è riconosciuta solo dal mondo cattolico, protestante, anglicano, evangelico-luterano, mentre le chiese greco-ortodossa orientale, copta, armena, ancora oggi la nascita di Cristo il 7 gennaio. Un primo tentativo, rivelatosi poi errato, di calcolare l’anno esatto della nascita di Cristo, fu operato dal monaco Dionigi il piccolo, un dotto monaco della Scizia che però viveva a Roma. Incaricato di proseguire la compilazione della tavola cronologica per il calcolo della Pasqua, preparata al tempo del vescovo Cirillo, fissò l’anno della nascita di Gesù nell’anno 753 dalla fondazione di Roma.
Dionigi non conosceva lo zero, stabilendo che l’anno immediatamente precedente al’1 (anno in cui era nato, secondo lui, Gesù), fosse l’1 a.C. Il Vangelo di Matteo riporta che la nascita di Cristo avvenne durante il regno di Erode il Grande. La morte di Erode risale al 4 a. C. Giuseppe Flavio ci dice che il regno di Erode durò 37 anni dal momento in cui fu nominato tale dai Romani e 34 anni dalla morte del suo concorrente Antigono (Antichità Giudaiche). La data approssimativa della morte di Erode è fissata da un’eclissi lunare il giorno dopo un digiuno, il 13 marzo, prima della Pasqua dello stesso anno (11 aprile del 4 a.C.).
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Nel Vangelo di Luca, nel secondo capitolo, è scritto che la nascita di Gesù è avvenuta durante il censimento di Quirino, governatore della Siria nell’anno 6. La data sembrava errata perché Quirino era governatore nel 6 d.C. e proprio in quell’anno fece un censimento; ma ne fece un altro nel 6 a.C., non come governatore ma come semplice funzionario, affiancando Sanzio Saturnino. Di qui, l’ipotetico errore di Luca che dimentica di dire “funzionario” al posto di “governatore”, mettendo in imbarazzo i successivi storici che per secoli hanno ignorato l’altro censimento, quello fatto da Quirino nel 6 a.C. Gli studiosi generalmente datano la nascita di Gesù tra il 7 e il 4 a.C.
Gesù non nacque in una stalla ma…
