Emma Marrone: “Sono arrabbiata con la vita”. La popolare cantante è stata recentemente ospite dell’evento “Luce!” a Firenze e si è sfogata per il delicato momento che sta vivendo. Due mesi fa suo papà è morto, sconfitto dalla leucemia che non gli ha lasciato scampo all’età di 66 anni. Una perdita che Emma fa fatica ad accettare e che sta avendo conseguenze pesanti sulla sua vita: “Sono arrabbiata con la vita in questo momento” ha affermato.
Emma Marrone non è più la stessa da quando suo padre non c’è più. Pochi giorni fa la cantante aveva avuto un duro scontro sui social con alcuni utenti dopo aver affrontato il tema della genitorialità e della fecondazione assistita, non prevista in Italia: “Non puoi andare dal tuo ginecologo a chiedere il seme di un donatore perché vuoi un figlio. Nemmeno quando hai 40 anni e sai benissimo che l’amore della tua vita non lo troverai presto” aveva scritto. Ne era seguita una discussione pesante con alcuni follower.
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Emma Marrone e la morte del papà: “Sono un’altra persona”
Emma Marrone sente di vivere una nuova stagione della sua vita e non è facile. “Quando succedono queste cose enormi e tragiche – le sue parole – è come se si resettasse tutto quello che sei stata e che hai fatto. Adesso che lui non c’è sono un’altra persona”. Non a caso si è presentata all’evento con un look completamente nuovo: capelli molto corti e colore naturale, il castano. Via i lunghi capelli biondo platino. La cantante sembra davvero un’altra e pare aver perso quell’energia che l’ha sempre accompagnata.
“Io so chi ero quando c’era lui e tutta una serie di cose – ha aggiunto Emma Marrone parlando del papà scomparso – ora è come se stessi ricominciando da capo. Adesso che lui non c’è più sono un’altra persona e lo sto vedendo ogni giorno. La vita ti cambia tutto all’improvviso e lo sto capendo. Sono appena nata”.
Naturalmente Emma Marrone ha voluto ricordare non solo gli ultimi difficili mesi, ma anche e soprattutto i momenti belli passati con il papà Rosario. “Lo chiamavo Peter Pan perché non voleva mai crescere – ha spiegato con il sorriso – Di lui ho sempre apprezzato la generosità. Faceva l’infermiere e quando qualcuno non riusciva ad andare in ospedale si recava di persona a casa a fare le medicazioni”.
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