Strage di Erba, pronta la revisione per Rosa e Olindo. Nessuno ha dimenticato uno dei più efferati fatti di cronaca degli ultimi anni. L’11 dicembre 2006 quattro persone furono uccise nel comune in provincia di Como. Per quella strage Olindo Romano e Rosa Bazzi furono condannati all’ergastolo. Condanna confermata sia in appello che dalla Cassazione. Ma proprio nell’ultimo grado di giudizio i giudici scrissero che sul caso c’erano dubbi e ‘aporie’, cioè domande senza risposta.
Nella strage morirono Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, sua mamma Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Ebbene adesso gli avvocati difensori di Rosa e Olindo, gli avvocati Fabio Schembri, Luisa Bordeaux e Nico D’Ascola affermano che è pronta la richiesta di revisione del processo. “Fondamentali – affermano – sono le scoperte fatte dal settimanale Oggi nel corso del tempo”. Sono numerose, infatti, le novità che fanno pensare che le cose non andarono come stabilito nel corso dei processi.
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Strage di Erba, la confessione poi il dietrofront e le nuove scoperte
Tanto per cominciare il settimanale scoprì che dalle carte del processo scomparvero numerose intercettazioni del testimone chiave, Mario Frigerio. L’uomo, nonostante una coltellata alla gola, sopravvisse e accusò dell’aggressione Olindo Romano. Rosa e Olindo furono arrestati l’8 gennaio 2007 e da allora non sono più usciti. Il 10 gennaio i due confessarono, ma poco dopo ritrattarono. E i Ris non trovarono alcuna traccia loro sulla scena del crimine né tracce delle vittime nel loro appartamento.
Non solo. A quanto pare Frigerio nelle prime due settimane aveva accusato dell’aggressione qualcun altro. Ovvero un uomo dalla carnagione olivastra, più alto di lui, mai visto prima ed esperto di arti marziali. Altre incongruenze: i carabinieri non hanno mai allegato le intercettazioni di Olindo e Rosa, cosa che ha fatto pensare che i due non avessero mai parlato di quanto avvenuto. Inoltre Oggi trovò un altro testimone, Abdi Kais, che a quel tempo abitava nell’appartamento di Raffaella e Azouz. Fu lui a parlare di un movente legato alla droga: “Abdi Kais – dice il legale – ci presenta tutt’altro scenario alla base della mattanza”.
Numerosi esperti, come il genetista Marzio Capra e il professor Giuseppe Sartori, ordinario di neuroscienze forensi e di neuropsicologia forense dell’Università di Padova, nel corso del tempo hanno deciso di mettersi a disposizione pro bono. “Proprio sulle intercettazioni scomparse – dice a Oggi Schembri – abbiamo la testimonianza di un ex carabiniere che racconta come non ci siano state anomalie nelle registrazioni. Quindi, vogliamo capire dove siano finite. Grazie alle vostre inchieste giornalistiche, ad alcuni servizi de Le Iene e al capitolo di un libro di Stefania Panza, abbiamo potuto approfondire taluni argomenti. E a breve, non posso ancora dire con precisione quando, presenteremo un’istanza di revisione”.
Strage di Erba, colpo di scena: tutto da rifare. Cosa succede a Olindo e Rosa