La notizia l’ha raggiunta sabato 19 novembre ed è la peggiore che si potesse ricevere. È morta la mamma di Selvaggia Lucarelli: si chiamava Nadia Agen e aveva 79 anni, era malata di Alzheimer. “Questa mattina presto mia madre, Nadia, è morta. È morta di Covid e di compromessi. I compromessi che tutti abbiamo accettato per continuare a vivere, lasciando inevitabilmente indietro qualcuno. Quelli come lei, nella maggior parte dei casi: i fragili. Non sono arrabbiata, perché io stessa ho ripreso il passo veloce di chi ha urgenza di vivere. E so che mia madre avrebbe barattato – anche consapevolmente – il suo sacrificio per il nipote che torna a scuola, per me che torno a viaggiare, per suo marito che può passeggiare nel parco, per la vita di tutti che ricomincia a germogliare”.
La giornalista è stata oggetto di attacchi sui social per la partecipazione a Ballando con le stelle: nonostante il lutto non ha voluto annullare l’impegno con Milly Carlucci. A ciò si aggiunge anche un commento di un suo collega, Clemente Mimum, l’attuale direttore del TG5, che su Twitter ha sottolineato che quado morì sua mamma lo Speciale Tg1 di cui era responsabile non andò in onda. A tutto questo, Selvaggia Lucarelli ha voluto rispondere e lo ha fatto sulle colonne del Corriere della sera.
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Selvaggia Lucarelli, polemiche dopo la morte della mamma
“Come sto oggi? Per rispondere devo fare una premessa: i familiari di persone che soffrono di Alzheimer sono in qualche modo preparati. Non che si possa essere mai davvero preparati a perdere qualcuno, ma il momento in cui svanisce l’essenza della persona per quello che è stata, per come tu te la ricordi, è un altro”, ha esordito Selvaggia Lucarelli. Poi parla delle critiche che le sono arrivate sui social: “Di base c’è un enorme corto circuito: siamo così abituati alla strumentalizzazione del dolore trasformato in pochi secondi in rivendicazioni, posizionamenti e fertilizzante per il proprio brand che se uno osa lasciarlo in una stanza, senza esibirlo e sventolarlo, viene additato come cinico”.
Selvaggia Lucarelli ha avuto modo di rispondere a Clemente Mimun, il direttore del TG5: “Quando morì mia madre ‘speciale Tg1’ (di cui ero responsabile) non andò in onda”. E lo ha fatto per le rime: “Non capisco davvero che ragione ci sia di rivendicare la propria modalità di vivere il dolore. Sei migliore di me? Più sensibile? Più sintonizzato con la sofferenza? Ripeto: ognuno deve essere libero di viverla come desidera”. Quindi ha spiegato la ragione per cui ha preso parte a Ballando con le stelle: “Lo rifarei altre cento volte. E quello che è successo non mi ha creato ulteriore sofferenza, ma diffidenza e amarezza. E ancora più consapevolezza di quanto la gente sia cinica e giudicante rispetto ai lutti altrui”.
Quando è morta la capacità di stare al proprio posto il tweet di Mimun è andato online. https://t.co/YrjACn3X7P
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) November 20, 2022
Infine vengono toccati due tasti. Selvaggia Lucarelli ha detto di non credere alla buona fede di Enrico Montesano: “Io non giudico quello che ha detto, ma quello che succederà. Non ci si poteva aspettare una crocifissione pubblica, anche perché lui ha negato di avere simpatie per il fascismo e per qualsiasi tipo di regime. Per me ha fatto una cosa molto grave perché sapeva molto bene il significato di quella maglietta. Io alla sua buona fede non credo”. E poi il tema del conflitto d’interessi per il compagno Lorenzo Biagiarelli: “Se questo era il conflitto di interessi di cui preoccuparsi in questo Paese è davvero indicativo di come le cose fondamentali passino inosservate e poi ci si occupi di una gara di ballo”.