Archiviato il procedimento della morte dell’orso Daniza, avvenuta in seguito alla somministrazione di narcotico l’agosto scorso. Secondo la Procura di Trento non sono ravvisabili responsabilità penali nell’operazione condotta dai forestali in esecuzione di un’ordinanza della Provincia di Trento che mirava a salvaguardare gli abitanti.
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L’unica responsabilità va assegnata al veterinario che non avrebbe gestito in maniera adeguata la crisi avvenuta dopo la somministrazione del narcotico. La Lav (Lega antivivisezione) è contraria alla decisione della Procura di Trento, e annuncia “opposizione formale contro la richiesta di archiviazione” e chiede di “riaprire il caso per far emergere le vere responsabilità dell’animalicidio e l’immediata rimozione dall’incarico del veterinario”.
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