Francesco Valdiserri, morto a soli 18 anni dopo essere stato investito nella capitale Roma, ha provocato un dolore enorme nei suoi genitori, i giornalisti Luca Valdiserri e Paola Di Caro. A causare l’investimento è stata una giovane di 23 anni, che si chiama Chiara Silvestri, la quale è stata arrestata e sottoposta ai domiciliari. Il giovane ucciso sulla Colombo si trovava in compagnia di un amico, dopo aver trascorso una piacevole serata al cinema, quando questa vettura li ha centrati in pieno sul marciapiede-.
E ora su Francesco Valdiserri, morto a Roma nella notte tra il 19 e il 20 ottobre, c’è stata un’importante novità. Anzi, doppia: la prima riguarda l’automobilista arrestata, infatti in queste ore è arrivata la decisione del giudice delle indagini preliminari. Lei è stata sottoposta al cosiddetto interrogatorio di convalida dell’arresto e le sue parole sono state molto eloquenti. Al termine dell’interrogatorio si è deciso di procedere con una decisione, che per molti era già attesa.
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Francesco Valdiserri morto a Roma: convalidato arresto automobilista
Stando a quanto rivelato sulla vicenda di Francesco Valdiserri, morto a Roma in quel terribile incidente stradale, è stato deciso di convalidare l’arresto di Chiara Silvestri, sotto accusa col pesante reato di omicidio stradale che le potrebbe costare fino a 15 anni di carcere. L’avvocato della 23enne, Paolo Leoni, ha riferito lo stato d’animo della sua assistita, che sarebbe sotto choc per l’accaduto. Queste le parole che avrebbe detto al gip durante il suo interrogatorio: “Non ricordo niente”. E attualmente è sempre agli arresti domiciliari.
E nel corso dei funerali del 18enne, svoltisi nella giornata di sabato 22 ottobre, hanno partecipato in molti alla funzione religiosa nella chiesa di Santa Maria Liberatore della capitale. Presenti anche la nuova presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il vicepremier Antonio Tajani, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini e il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nonché il segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Davanti al luogo di culto lo striscione: “Ciao Francesco” con i colori giallorossi della Roma.
Alle esequie anche gli amici del gruppo musicale Origami Smile e gli studenti del liceo Socrate. Queste le parole del prete durante l’omelia: “Figlio adorato, un fratello allegro, un ragazzo felice e buono a cui piacevano la musica e il canto. Perché hai permesso questa morte tragica? In questo momento il cuore è turbato, ma fidiamoci della parola di Dio. Francesco è paradiso”.