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Rubano i Rolex a Gigi D’Alessio. Si muovono tutti: polizia, servizi segreti e Mafia capitale

  • Italia

Si torna a parlare di Gigi D’Alessio e delle sue amicizie negli ambienti di Mafia capitale. Già nelle scorse settimane era emerso che il cantante neomelodico, derubato di una collezione di Rolex, si era rivolto proprio a loro per tentare di recuperarli. Per cercare gli orologi di Gigi, infatti, s’è mosso un vero esercito. Con soldati di ogni tipo: poliziotti, carabinieri, uomini dei nostri servizi segreti e – forse – qualche boss di Mafia capitale. Come racconta l’Espresso, il 3 giugno dell’anno scorso i giornali raccontarono del furto nella villa della coppia D’Alessio-Tatangelo, all’Olgiata. E Emiliano Fittipaldi, che per il settimanale aveva seguito la vicenda, a ottobre, aveva scoperto che parte della refurtiva era stata recuperata, ufficialmente dai carabinieri della Cassia. Che, però, non avevano fatto tutto da soli.
Racconta l’Espresso: “Erano stati aiutati nelle ricerche nientemeno che da mezza dozzina di spie dell’Aisi, il servizio di sicurezza interno guidato da due anni e mezzo dal napoletano Arturo Esposito. Un conterraneo di Gigi, e (forse) grande estimatore del neomelodico. ‘Non sappiamo se sia stato il capo a dare il via all'”Operazione D’Alessio – raccontò un agente del Centro Roma Uno che partecipò alle ricerche – ma di certo siamo stati contattati e ci hanno dato l’ordine di attivarci subito’. Così, per quasi due settimane, i nostri 007 invece di occuparsi di antiterrorismo compulsarono fonti, setacciarono basi, pedinarono sospetti. Alla fine un orologio spuntò fuori. Un Daytona d’acciaio. Restituito a D’Alessio dai carabinieri della Cassia”.
(continua dopo la foto)



L’Epresso, però, aggiunge che militari e servizi segreti non sarebbero stati soli sul campo. Oltre alle forze dell’ordine i preziosi sono stati cercati anche dai quelli di Mafia capitale. O, almeno, è quello che sembrano sospettare i Ros: in un capitolo della loro informativa sulle malefatte della banda Carminati, si spiega infatti che Giovanni De Carlo il giorno dopo il furto fece visita proprio a casa di Gigi. “Militari di questo Reparto anticrimine potevano registrare come lo stesso alle ore 14,30 circa, venisse prelevato a bordo di un’autovettura Audi Q7 banca intestata alla GGD srl, società di proprietà di Gigi D’Alessio, e si portasse presso l’abitazione del D’Alessio all’interno del complesso residenziale dell’Olgiata, dove si tratteneva per mezz’ora”. Gigi smentisce tutto: “De Carlo non l’ho mai conosciuto. Se poi sia venuto a casa davvero, se abbia incontrato qualcun altro non so. Io non ne so nulla”. E gli 007? “Dopo il furto ho presentato regolare denuncia, non mi è dato sapere quali mezzi utilizzino le forze dell’ordine. Io so’ cornuto e mazziato”.

Anna Tatangelo è fiera del suo lato b: “Brazil, ma made in Italy…”I miti pop dei boss di Mafia capitale: Er Monnezza, Bombolo e Belen…


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