Tragedia in un resort in Thailandia: un italiano, Matteo Roppo, tecnico informatico di 34 anni, è stato trovato morto nella piscina del resort in cui si trovava in vacanza con la fidanzata (una ragazza di origini russe). I fatti sono avvenuti a Kho Phangan Surat Thani, un’isola nel sud-est del Paese nota per i Full Moon Party mensili. Ancora non sono chiare le cause del decesso del 34enne e si aspetta l’arrivo del referto medico dalla Thailandia. Le autorità locali hanno disposto, di prassi, l’autopsia. Per gli esiti ci potrebbero volere anche due mesi.
La mamma di Matteo Roppo, la psicologa Rossella Anna Pivot, ha parlato all’Ansa e ha riferito: “Dai primi riscontri dell’autopsia svolta dalle autorità thailandesi non sono emersi traumi. Le cause non sono ancora note con certezza. Probabilmente sono naturali ma occorre attendere l’arrivo del referto medico”. Il corpo del tecnico informatico italiano è stato trovato lo scorso 10 luglio, ma già il giorno prima non risultavano letti i messaggi e il ragazzo non si era presentato all’appuntamento su Skype.
Matteo Roppo morto Thailandia: giallo sulle cause del decesso
Il tecnico informatico, riferisce ancora l’agenzia Ansa, sarebbe dovuto rientrare ad Aosta all’inizio di agosto insieme alla fidanzata, “una ragazza russa che lavorava a Bangkok. Era molto innamorato”. Matteo, figlio del defunto ingegnere Amedeo Roppo e della psicologa Rossella Anna Pivot era residente ad Aosta con la madre e doveva rientrare in Italia agli inizi di agosto con la fidanzata. I funerali dovrebbero svolgersi in forma privata, procedura, per le morti all’estero di cittadini italiani che vengano coinvolte le autorità italiane. Non è ancora possibile stabilire con certezza la data.
Inoltre come riporta Aostasera, rientrerà in Italia nella serata di mercoledì 20 luglio, la salma di Matteo Francesco Roppo, 35enne aostano trovato senza vita nella piscina del Resort dove alloggiava in Thailandia, sull’isola di Ko Pha Ngan. Il giovane, tecnico informatico, era nel Paese del sud-est asiatico da circa sei mesi e le cause della morte non sono ancora chiare. L’esame autoptico svolto dalle autorità thailandesi, per quanto emerso, non evidenzia segni di violenza, ma per il deposito del referto completo occorreranno un paio di mesi.
Un altro italiano risulta disperso nel lago di Garda. Si tratta del 41enne Alessandro Redaelli Sono passati ormai due giorni dall’ultimo tuffo dell’uomo mentre si trovava in motoscafo con la compagna, i due figli e il cane husky. Era il pomeriggio di domenica 17 luglio quando l’uomo ha deciso di farsi un bagno. Purtroppo, però, pare che Alessandro abbia avuto un malore e la stessa compagna lo ha visto agitarsi in acqua per poi non tornare più a galla.
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