Lutto in Rai, è morto Angelo Guglielmi: lo storico direttore di Rai 3 aveva 93 anni. Il giornalista si è spento nel sonno. Come in tanti oggi ricordano, l’uomo è colui che lanciò in tv personaggio come Corrado Augias, Michele Santoro, Serena Dandini e Fabio Fazio. Ma non fu soltanto un direttore e un giornalista. Angelo Guglielmi fu anche un bravo dirigente, un critico letterario e un saggista. Una vita per la cultura. Nato ad Arona in provincia di Novara, dopo essersi laureato in lettere a Bologna nel 1951, ha vinto il concorso in Rai tre anni dopo.
Oggi, Guglielmi, è considerato l’ideatore dell’identità del canale, più alternativo e di nicchia rispetto a Rai 1 e Rai 2. In molti ricorderanno che proprio sotto la sua direzione furono avviati programmi di successo come Un giorno in pretura, Blob, Avanzi, Quelli che il calcio (passato su Rai 2 alla fine degli anni Novanta) e Samarcanda. Ma anche Chi l’ha visto?, Tunnel e Storie maledette. Tra l’altro fu proprio di Guglielmi l’idea di mettere in bianco e nero e fra virgolette rosse le annunciatrici dei programmi.
Lutto in Rai, è morto Angelo Guglielmi: lo storico direttore di Rai 3 aveva 93 anni
Insomma, fece la storia della tv italiana, questo è poco ma sicuro. Ma come dicevamo è solo una parte della sua carriera. Angelo Guglielmi aveva affiancato quella di critico letterario: scriveva per l’Espresso e il Corriere della Sera. Dal 1995 al 2001 era stato anche presidente dell’Istituto Luce, la più antica istituzione italiana dedicata al cinema.
Dal 2004 al 2009 venne chiamato da Sergio Cofferati nella giunta comunale di Bologna in qualità di assessore alla cultura. Fu membro dal 2001al 2004 del Comitato di consulenza dell’Enciclopedia del cinema edita dall’Istituto della Enciclopedia Italiana. Era amico di personaggi che fecero la storia culturale di questo paese.
Angelo Guglielmi ha cambiato la Tv rendendola contemporanea e imponendo una rigorosa linea narrativa alle cose che faceva: la Tv come racconto della realtà. Gli devo moltissimo.
— Fabio Fazio (@fabfazio) July 11, 2022
“La cultura non è una cosa ma un modo di fare le cose”. Questa la sua lezione più importante.
Da Umberto Eco a Edoardo Sanguineti, da Beniamino Placido ad Alberto Arbasino. Pubblicò tanto Angelo Guglielmi, alcune pubblicazioni scritte a quattro mani con Stefano Balassone, suo vice alla guida di Rai3. Particolarmente nota la trilogia, che scrisse negli anni Sessanta, dedicata a Michelangelo, Dante e Cavour.