Willy Monteiro Duarte è il ragazzo di origini capoverdiane cresciuto a Paliano con la sua famiglia, barbaramente picchiato a morte dal branco a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020. Oggi avrebbe avuto 23 anni: si tratta di uno dei delitti che hanno maggiormente colpito l’opinione pubblica italiana. Un pestaggio violentissimo che ha tolto la vita a un ragazzo che lavorava in un ristorante come cameriere e voleva diventare cuoco.
L’omicidio è avvenuto a Colleferro tra largo Oberdan e largo Santa Caterina: a pochi metri dal locale “Duedipicche”, arriva un Suv, un Q7, con a bordo quattro uomini, tra cui i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, 28 e 26 anni, originari di Artena, che scendono e si dirigono verso quel ragazzo che pochi minuti prima aveva provato a sedare una rissa in cui erano rimasti coinvolti anche dei suoi compagni e a strappare dagli apprezzamenti sguaiati di alcuni amici dei Bianchi una coetanea. Willy Monteiro verrà picchiato per questo: per essersi intromesso e morirà a seguito di quei colpi sferrati alla cieca in un lasso di tempo brevissimo.
Willy Monteiro sentenza ergastolo ai fratelli Bianchi
A due anni dall’omicidio è arrivata la sentenza: Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati all’ergastolo. La lettura della sentenza è stata accolta con l’applauso dei presenti in aula. I familiari di Willy Monteiro esultano: “Giustizia è fatta”. Queste sono le pene di primo grado decise dalla Corte d’Assise di Frosinone, lunedì 4 luglio, poco dopo le 13. “È una sentenza giusta ma il dolore resta infinito” commenta a caldo il papà del 21enne ucciso il 6 settembre del 2020. Commozioni e applausi in aula durante la lettura della sentenza da parte degli amici della famiglia di Willy.
Dopo la sentenza gli imputati nel gabbiotto di sicurezza hanno gridato e imprecato dopo che gli agenti della penitenziaria li hanno portati via. Nel pubblico molti gli amici di Willy Monteiro apparsi visibilmente commossi. Massimiliano Pica, difensore dei fratelli Bianchi, dopo la sentenza all’ergastolo disposto dai giudici della Corte d’Appello ha dichiarato: “È stato un processo mediatico. Va contro tutti i principi logici. Leggeremo le motivazioni e poi faremo appello. Siamo senza parole”. I giudici della Corte di Assise di Frosinone hanno disposto una condanno a 23 anni per Francesco Belleggia e e 21 anni per Mario Pincarelli.
Disposta anche una provvisionale di 200 mila euro ciascuno per i genitori di Willy e di 150 mila euro per la sorella.
“È quello che speravamo in relazione al lavoro svolto, ma sappiamo che il giudizio poi si presta a delle variabili e il fatto aveva un contesto e delle sfumature che potevano dare adito a una diversa valutazione. Tuttavia le prove che avevamo prodotto erano, a nostro avviso, assolutamente sufficienti e più che fondate per chiedere quello che abbiamo chiesto”. È il commento del pubblico ministero Giovanni Taglialatela al termine della pronuncia della sentenza per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte.