Le sue ultime volontà? Che il cane venga soppresso e sepolto insieme a lei. “Bella deve morire con me”. Connie Lay, una signora deceduta nello stato dell’Indiana lo scorso novembre, lo ha scritto nero su bianco all’interno del testamento. La ribellione del popolo del web sinora ha salvato il pastore tedesco di nove anni. Su Twitter impazza il nuovo hashtag #SaveBella.
Ma mantenerla in vita non è affatto impresa facile. L’avvocato della signora Lay, Doug Denmure, è vincolato a rispettare quello che è stato registrato dalla sua cliente: «Ha chiesto – racconta – che il cane fosse cremato e che le sue ceneri venissero collocate vicino a quelle della mia cliente stessa».
A rendere ancora più complicata l’impresa di aggirare il testamento, c’è il caratterino non proprio mansueto di Bella. Anche in passato aveva avuto atteggiamenti aggressivi e la padrona stessa sapeva che l’animale era potenzialmente pericoloso. «Potrebbe fare del male a chi non conosce e in particolare ai bambini – spiega Denmure – quando la sua padrona è morta, nessuno voleva entrare in casa perché tutti avevano paura del cane».
Ora la cagnetta è ospite dell’associazione Paws in Indiana, che non è disposta a praticare l’eutanasia. Il destino di Bella ora dipende dalle decisioni di amici e famigliari della sua padrona. L’avvocato ha prospettato l’opzione di mandarla in un’organizzazione che si occupa di animali, la Best Friends Animal Society nello Utah, ma nessuno vuole saperne di spendere i soldi necessari al trasferimento. «Se la soluzione si rivelasse impraticabile o se si trattasse di una spesa troppo grande, al cane verrà praticata l’eutanasia», ha concluso l’avvocato.
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