Rimane un capolavoro, ma forse è il caso di cambiargli il nome. O almeno di accorciarglielo. Perché la “ragazza con l’orecchino di perla” ha un orecchino, sì, ma non è di perla. Ne è convinto Vincent Icke, astronomo (sic) dell’ Università di Leiden, in Olanda, che ha pubblicato sulla rivista “New Scientist” un articolo sul famoso dipinto di Jan Vermeer. Lo studioso scrive che in natura non esisterebbero perle così grandi e che comunque la popolana ritratta dal grande maestro fiammingo non potrebbe permettersi un gioiello di quel tipo. (continua dopo la foto)
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E allora cosa pende dall’orecchio della ragazza? Un monile di argento, di peltro o di vetro soffiato veneziano. Del resto il dipinto, che risale al 1665, è stato chiamato per secoli “donna col turbante”, il nome contestato da Icke è molto più recente, rilanciato nel 1999 dal romanzo di Tracy Chevalier “La ragazza con l’orecchino di perla”, e, soprattutto, dal più celebre film con Scarlett Johansson ispirato a quel libro.
Comprò un quadro a 45mila lire, ora vale oltre 35 milioni di euro