Fedez e J-Ax, dopo quattro anni di silenzio e di frasi non dette la coppia di musicisti è tornata a parlarsi. Una pace bis dopo quella con Fabio Rovazzi arrivata un paio di mesi fa. Il legame artistico tra i due era stato fortissimo: avevano creato e prodotto canzoni diventate hit e con milioni di visualizzazioni su you tube. Un’amicizia che si era interrotta bruscamente con i motivi della lite mai pienamente chiariti. Un punto di ripartenza per la coppia come ha spiegato Fedez in una lunga intervista al Corriere della Sera.
Al quotidiano milanese aveva fatto un quadro a tutto tondo della sua situazione attuale partendo dalla battaglia contro il tumore per la rimozione del quale è stato operato due mesi fa. “L’operazione è andata bene, il tumore è stato preso in tempo e al 90% va tutto bene. Mi sono stati rimossi cistifellea, duodeno, una parte di pancreas e di intestino. Dall’esame istologico si è visto che non ci sono micro metastasi, motivo per cui non ho dovuto fare chemioterapia. Sono molto fortunato”. Aveva spiegato.
Fedez a cuore aperto: “Così J-Ax ha scoperto che avevo il cancro”
Il cammino verso una piena guarigione è lungo. Ma i risultati ci sono: “Fisicamente il problema è il fiato. Da poco ho partecipato al concerto di Tananai, cantando una sola canzone: è stata una gioia incredibile ma subito dopo avevo già il fiatone. Per il 28 giugno conto di essere pronto e carico”. La scoperta della malattia è stata un vero choc: “Ho bisogno di altro tempo ancora per elaborare. Per ragionare meglio su tutto quello che è stato”.
“A tratti è facile dimenticare, io invece voglio tenere la finestra di questa esperienza aperta. Mi serve ancora tempo”. Poi ha parlato del suo rapporto con J-Ax tra i primi a sapere della sua malattia. “Per me è stato fondamentale averlo vicino. Il giorno in cui, dopo un normale controllo, hanno trovato la massa tumorale avevo appuntamento con lui, quindi è stato tra i primi a saperlo, dopo la mia famiglia”.
Quindi insiste: “La prima volta che ci siamo parlati di nuovo (lui aveva anche bloccato il mio numero), siamo stati al telefono per sei ore, in cui abbiamo tirato fuori tutto. Ma i tempi erano maturi per andare oltre e concentrarci su quello che di bello c’era stato nella nostra amicizia”.
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